C’era anche Roberto Benigni tra i candidati al David di Donatello 2020. Per la precisione, l’attore era candidato come miglior attore non protagonista per il film Pinocchio. Il premio è andato però a Luigi Lo Cascio per il film Il traditore. Il noto attore, in collegamento con Carlo Conti, non si è lasciato andare allo sconforto ma ha anzi regalato agli spettatori un sorriso e una battuta di spirito. “Carlo, che felicità sentirti. Felice di partecipare a questo Covid Di Donatello, ehm David di Donatello.” ha esordito Benigni. Così ha aggiunto: “Io sono la categoria più colpita perché tocco, bacio, abbraccio. Provo proprio insofferenza per non poterlo fare. Sono contento di essere qua. Con il papillon, vestito bene. Ringrazio Mattarella per il suo discorso. Se ci chiudono le porte della realtà, possiamo andare avanti, ma se ci chiudono le porte del sogno, abbiamo solo quello a consolarci e non si può più andare avanti”, ha concluso. (Aggiornamento di Anna Montesano)
ROBERTO BENIGNI CANDIDATO AI DAVID DI DONATELLO 2020
Non poteva mancare uno dei protagonisti indiscussi del nostro cinema ai David di Donatello 2020: Roberto Benigni è alla nomination numero undici della sua carriera e ha portato a casa ben dieci statuette. Benigni è anche uno dei pochi ad aver vinto un David di Donatello per i suoi lavori davanti e dietro la macchina da presa. Quest’anno il genio toscano, premio Oscar nel 1998 con ”La Vita è Bella”, è in nomination nella categoria miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Geppetto nel ”Pinocchio” portato nelle sale cinematografiche di tutta Europa da Matteo Garrone.
In merito alla sua interpretazione affidatagli dal pluripremiato regista romano, Roberto Benigni ha dichiarato: ”Pinocchio è un libro che non è solo una fiaba, ma è quasi un’opera divinatoria. Pieno di simbolismi, metafore, allegorie, mille insegnamenti: non dire le bugie che si allunga il naso, ad esempio, una trovata geniale altro che Spiderman, oppure studia se no diventi un somaro, o attento ai brutti incontri e al denaro facile, credi nei miracoli che poi avvengono, ama chi ti ama. Pinocchio è un puro che pensa che nel mondo non ci sia il male e Garrone ce lo restituisce con libertà e originalità”.
ROBERTO BENIGNI PROTAGONISTA AI DAVID DI DONATELLO 2020
Benigni aveva portato sul grande schermo la sua versione del Pinocchio di Carlo Collodi nell’anno 2003, riservando per sé la parte del protagonista. Stando a quanto afferma però, la versione di Matteo Garrone gli è piaciuta anche di più, malgrado la critica si sia generalmente divisa sull’ultima fatica cinematografica del regista romano divenuto famoso grazie a ”Gomorra” e consacrato da ”Dogman”. Dopo la sua ospitata al Festival di Sanremo 2020, dove ha portato sul palco dell’Ariston il Cantico dei Cantici, adesso Benigni sta trascorrendo un periodo lontano dai riflettori, in compagnia dell’immancabile moglie Nicoletta Braschi.
Nei prossimi giorni in tv, precisamente su Rai Uno, sarà possibile assistere a ”I Dieci Comandamenti”, un suo approfondimento datato 2014 delle tavole della legge dettate da Dio a Mosé sul Monte Sinai. Non è affatto la prima volta che Benigni si cimenta con un’impresa del genere: memorabile fu infatti il suo approfondimento in tre puntate dedicato alle tre cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri, già diventate una pietra miliare della storia della televisione italiana. Una volta superata l’emergenza Coronavirus, anche Benigni tornerà a dedicarsi all’attività dietro la macchina da presa tramite la sua casa di produzione Melampo Cinematografica, fondata insieme alla moglie diversi anni fa.