Nuovo bollettino dell’emergenza coronavirus in Spagna: il ministero della Salute ha reso noto che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 229 decessi, che portano il totale a 26.299 morti. Un dato leggermente superiore a quello registrato giovedì 7 maggio, quando le vittime erano state 213. Il bilancio dei casi positivi è salito a 222.857, mentre il conto dei guariti ha fatto un balzo a 131.148 unità.
Il Consiglio dei ministri straordinario ha approvato l’estensione dello stato di allarme e ci sarà una differenziazione in base alle Province. Fernando Simon, direttore del Centro di coordinamento per le emergenze sanitarie, ha confermato che verranno mantenute le fasce orarie già previste nelle scorse settimane. Bocciata la proposta di Madrid di “cambiare fase”: il premier Sanchez ha chiesto alla Capitale di attendere un miglioramento del quadro dell’epidemia. (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS SPAGNA, I DATI DEL 7 MAGGIO
La Spagna ha superato nelle ultime ore la quota di 26.000 morti da coronavirus da quando è iniziata la pandemia. Per l’esattezza, come si può leggere sulla mappa della John Hopkins University, la cifra è di 26.070 vittime, con la nazione iberica che si conferma la quarta nazione al mondo per numero di decessi dietro a Stati Uniti, Regno Unito e Italia. In merito agli infetti, invece, il dato aggiornato parla di 221.417, seconda nazione in assoluto dietro agli inarrivabili Usa. Le vittime delle ultime 24 ore continuano ad essere in linea con i numeri degli scorsi giorni, visto che a ieri erano 213 i nuovi decessi, contro i 244 del giorno precedente. Dati che fanno ben sperare gli spagnoli, tenendo conto che fino alla fine di aprile il ritmo era di circa 300/400 vittime ogni giorno (ad inizio aprile addirittura 900). Il fulcro dell’epidemia continua ad essere la zona della capitale Madrid (63.870 positivi e 8504 morti), seguita dalla Catalogna (51.190 casi e 5394 morti), la seconda regione più infetta dell’intero paese iberico.
CORONAVIRUS SPAGNA: REGIONI PREMONO PER RIAPERTURA
Per quanto riguarda il numero dei guariti, invece, è salito a quota 128.000 nelle ultime ore, quasi la metà rispetto agli infetti totali. A causa della pandemia degli ultimi due mesi, la mortalità in Spagna è aumentata fra marzo e aprile a livelli che mai si erano visti nel periodo democratico, un po’ come accaduto in Italia dopo i numeri pubblicati dall’Istat negli scorsi giorni. Nel frattempo si attende quella che in Spagna viene chiamata la Fase 1 (quella che da noi sarebbe in pratica la 2), e molte attività, vista la profonda crisi economica, sperano di poter riaprire già da lunedì 11 maggio. Un passaggio che permetterebbe un notevole allentamento delle misure di restrizione, come ad esempio la possibilità di riunioni famigliari sino a 10 persone, la riapertura del commercio e di terrazze all’aperto. Tutte le Comunità Autonome hanno chiesto al governo di poter passare subito a questa nuova fase, ma è difficile che l’esecutivo rappresentato dal socialista Pedro Sanchez, possa dare l’ok a zone come quelle di Madrid e di Barcellona, dove l’infezione è ancora alta.