Nuovi spiragli di speranza per la ripresa della Serie A arrivano dal governo e per la precisione dal sottosegretario alla salute Sandra Zampa che ai microfoni di Radio Punto Nuovo si è decisamente esposta in favore di un pronto ritorno in campo. “Si va verso una soluzione ed è la soluzione che i tifosi di calcio si aspettano. Il via libera ancora non c’è, ma si va verso una buona direzione.”. Ovviamente il tutto quando vi saranno le miglior garanzie di sicurezza: come al solito condizione necessaria per il ritorno in campo è che la pandemia sia sotto controllo. Come la stessa Zampa ha dichiarato: “L’epidemia resterà sotto controllo? Se sì, si apre di più, calcio compreso. La Federcalcio chiede di anticipare, a questo punto la mediazione andrebbe in questa direzione: la squadra, l’allenatore, tutto lo staff, viene trattata come una grande famiglia che si mette da sola in una specie di clausura”. L’ipotesi dunque sul tavolo è quella di formare una specie di bolla su ogni centro sportivo: si entra negativi, vi si rimane per 15 giorni mentre ci si allena e se dopo questo temoo gli esami saranno buoni “si potrà fare un ulteriore passo”. La sottosegretaria alla salute poi, smentendo l’indiscrezione per cui il Governo fosse contrario alla ripresa della Serie A, ha poi aggiunto: “Ripartire sì, ma in sicurezza, è un atto d’attenzione molto importante.Il Ministro Speranza lascerà al CTS e le Federazioni competenti le valutazioni. Sono ottimista sulla ripresa dopo aver parlato con il capo del CTS, ma c’è bisogno di una solida base scientifica”. (agg Michela Colombo)
BOCCIATO IL MODELLO BUNDESLIGA
Sono giorni caldissimi per la ripresa della Serie A, dopo lo stop per l’emergenza coronavirus, imposto ai primi di marzo. Dopo il vertice CTS-FIGC occorso solo ieri pomeriggio, ecco che già oggi il Consiglio di esperti scelti dal governo come guida in questi momenti drammatici dovrebbe informare sia il Ministro dello sport che quello della Salute sull’esito dell’incontro e già oggi potrebbe filtrare qualche indiscrezione significativa sul destino del campionato di Serie A. Impossibile dire se questi saranno segnali di ottimismo o meno: come abbiamo già riferito ieri, il protocollo stilato dalla federazione per la ripresa era stato cassato da medici e politica: pure è stato bocciato per intero il modello Bundesliga, che prevede che in caso di nuove positività, solo il calciatore contagiato venga messo in isolamento. Il governo su questo punto è già stato chiaro: ad ogni positivo verrà imposta una quarantena da 14 giorni e come lui anche tutti coloro che sono stati in contatto. Pure Spadafora proprio ieri si era comunque detto ottimista sulla ripartenza degli allenamenti di gruppo il prossimo 18 maggio. Questo però prima che si venisse a sapere della nuova ondata di contagiati tra i club della Serie A. Ecco perchè dunque fare previsioni al momento risulta ben complicato.
QUANDO RIPARTE LA SERIE A? SI VALUTA DI GIOCARE IN STADI NEUTRI
Pure però nel frattempo sono al vaglio di lega e federazione diverse soluzioni per facilitare e affrettare il più possibile la ripresa della Serie A, dopo lo stop. Ecco che dunque, stando alle ultime indiscrezioni raccolte dal quotidiano La Repubblica, si starebbe considerando pure di tornare in campo in campi neutri. Benché sia intenzione per i club della Serie A di chiudere la stagione 2019-2020 nei propri impianti, pure non è da escludere che le regioni possano essere ancora contrarie all’apertura delle strutture sportivi: e non è da escludere che possano sorgete problemi di ordine pubblico, con i tifosi assiepati fuori dai cancelli. Ecco perchè non si esclude dunque di giocare anche negli stadi di Empoli, Benevento e Frosinone, “campi neutri” che potrebbero venir facilmente sanificati e che disporrebbero poi di tutte le tecnologie necessarie ad ospitare un match della serie A, con Var, Goal Line Technology, telecamere e illuminazione adeguata.