Paola Perego ha raccontato la sua lunga battaglia contro gli attacchi di panico nel libro “Dietro le quinte delle mie paure”. Una guerra che la conduttrice ha combattuto per 25 anni e che oggi ha vinto. Su Instagram, Paola Perego ha così deciso di pubblicare alcuni stralci del suo libro per condividere con i suoi fans il dolore invisibile che ha dovuto affrontare senza riuscire a dare una spiegazione a ciò che le stava accadendo. “Il momento in cui pensai di aver toccato il fondo, ma ahimè non lo avevo nemmeno lontanamente raggiunto, fu quando provai in tutti i modi a rompermi il braccio sbattendolo contro il muro“ – si legge nel post condiviso dalla Perego. “L’ansia non è un dolore reale e io non ce la facevo più a stare male per qualcosa che non si può vedere, così continuai a battere il braccio sinistro contro il muro del salone, con tutta la forza che avevo, nella speranza di sentire qualcosa di vero che non fosse il panico”, scrive ancora la conduttrice che poi svela di aver capito, esattamente in quel momento, quanto il Mostro come chiama gli attacchi di panico, fosse più forte di lei.
PAOLA PEREGO: “COME SPIEGHI A TUO FIGLIO CHE NON SEI LA MAMMA NORMALE CHE VORRESTI ESSERE?
Gli attacchi di panico hanno reso difficile anche la vita da mamma di Paola Perego. In un altro stralcio del libro “Dietro le quinte delle mie paure”, infatti, la conduttrice svela che, a causa del “mostro” per diverso tempo non è riuscita a fare ciò che fanno normalmente tutte le mamme come accompagnare i figli alla festa del compagno di classe e andarli a riprendere a casa di un amico. “Per quanto davanti a lorofingessi e cercassi di nasconderlo, ero pur sempre una donna malata“, scrive la Perego nel suo libro. “Come lo spieghi ad un ragazzino di undici anni che non accompagnarlo alla festa del suo compagno perchè hai paura che ti prende un attacco di panico mentre sei alla guida? Come lo spieghi ad una ragazzina di sedici anni che non puoi andare a riprenderla se è a cena a casa dell’amica? Come lo spieghi ai tuoi figli che non sei la mamma normale che vorresti essere?”, scrive ancora.