Gli ultimi aggiornamenti sul contagio da coronavirus in Italia all’11 maggio vedono +179 morti, +744 casi ma anche -836 malati e +1401 guariti a fronte di 40.740 tamponi effettuati e citati nell’ultimo bollettino Protezione Civile: le ultime notizie in arrivo dalle singole Regioni, vedono un trend discendere ancora rispetto alla giornata di ieri con l’attesa ancora di eventuali “anomalie” ad una settimana dall’inizio della fase 2 lo scorso 4 maggio. I dati emersi raccontano di un’emergenza coronavirus che rimane – sono 30.739 i morti in tutta Italia con gli ultimi 179 decessi registrati – ma per fortuna vede calare praticamente tutte le voci del bollettino: 106.587 dimessi-guariti (+1.401), 219.814 casi totali dall’inizio della pandemia (+744 rispetto a ieri), di cui 82.488 attualmente positivi, decremento di 836 rispetto a ieri.
Infine, sul fronte contagio, da segnalare 999 (-28) in terapia intensiva, 67.950 in isolamento domiciliare (-729),13.539 sono ricoverati in reparti non gravi (-79 rispetto a ieri). In merito alla diffusione regionale del coronavirus, il bollettino conclude con questi dati: 30.411 contagi positivi in Lombardia, 13.338 in Piemonte, 7.040 in Emilia-Romagna, 5.460 in Veneto, 4.073 in Toscana, 2.844 in Liguria, 4.294 nel Lazio, 3.227 nelle Marche, 1.909 in Campania, 735 nella Provincia autonoma di Trento, 2.544 in Puglia, 2.062 in Sicilia, 830 in Friuli Venezia Giulia, 1.609 in Abruzzo, 447 nella Provincia autonoma di Bolzano, 108 in Umbria, 511 in Sardegna, 107 in Valle d’Aosta, 568 in Calabria, 142 in Basilicata e 229 in Molise.
Bollettini coronavirus Italia: Protezione Civile – Lombardia – Piemonte – Emilia Romagna – Veneto
ALTRI 5 MEDICI MORTI, TOTALE SALE A 160
Arrivano nuovi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Italia
. Purtroppo c’è da registrare un nuovo aumento nel bilancio dei medici morti: il totale è salito a 160, +5 decessi rispetto all’ultimo bollettino diramato dalla Fnomceo. Questi i professioni scomparsi nel corso della battaglia contro il coronavirus: Alberto Pollini (anestesista e pneumologo), Guglielmo Colabattista (medico ospedaliero in pensione), Alfredo Franco (medico legale), Angelo Gnudi (endocrinologo, in pensione), Marta Ferrari (medico del lavoro).
Nuovi aggiornamenti anche per ciò che riguarda la trattativa tra Stato e Regioni: secondo quanto riporta Sky Tg 24, la videoconferenza è stata convocata alle ore 18.00. All’incontro prenderanno parte il premier Giuseppe Conte e i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza. Intervenuto in conferenza stampa per il consueto aggiornamento sull’emergenza in Veneto, Luca Zaia ha preannunciato: «Parleremo in vista del 18 maggio, chiederemo di riaprire tutto: non è un libera tutti, ma con mascherine e rispetto della salute propria e degli altri». (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS ITALIA, ULTIMI AGGIORNAMENTI: I DATI DEL 10 MAGGIO
Gli ultimi dati sul Coronavirus in Italia continuano ad essere confortanti. Nella giornata di ieri il numero dei morti ha registrato un ulteriore calo rispetto allo scorso sabato, segnando 165 decessi, mai così pochi da quasi due mesi a questa parte, esattamente dallo scorso 9 marzo. I malati continuano ancora a calare ed attualmente i positivi al Covid-19 sono in tutto 83.324, con un calo di 1.518 rispetto alla giornata precedente. Intanto oggi parte ufficialmente la seconda settimana di Fase 2 anche se c’è già chi inizia a guardare con grande ottimismo alla Fase 3. Nelle prossime 24 ore, come riferisce TgCom24, dovrebbero essere chiamate per sottoporsi ai test sierologici le 150 mila persone che sono state coinvolte nell’importante indagine grazie alla quale sarà possibile fare luce sulla presenza di anticorpi contro il Coronavirus. Questi testi avranno una elevata importanza dal momento che permetteranno di capire quale sia stato l’impatto effettivo del virus sulla popolazione italiana consentendo al tempo stesso di poter eseguire una stima statistica del contagio nel nostro Paese. Il passo successivo sarà poi quello di allargare le analisi attraverso il cosiddetto test dell’immunità.
CORONAVIRUS ITALIA: REGIONI PENSANO AD APERTURE
Nel corso del primo fine settimana di Fase 2, con le misure contenitive leggermente allentate, non sono mancati i controlli e le sanzioni da parte delle Forze dell’ordine che hanno fatto in modo di evitare il più possibile assembramenti in parchi e spiagge. Intanto, dopo le parole del premier Conte che ha assicurato che “non sarà un’estate in quarantena”, le varie Regioni hanno iniziato ad attrezzarsi in vista dell’esordio della stagione estiva che tra mille dubbi si vorrebbe far partire dal prossimo primo giugno. Si dà ovviamente per scontato che per quella data si possa avere già l’autorizzazione a spostarsi tra le varie Regioni. Il Comitato tecnico scientifico, come scrive Tpi, ha già indicato alcune linee guida che Regioni e Comuni dovranno seguire. Come svela Repubblica, non potendo chiedere ai turisti una quarantena di 14 giorni ai turisti che arrivano, l’idea delle Regioni sarebbe quella di richiedere da chi viene da una regione differente un test sierologico negativo da eseguire una settimana prima della partenza. E non si esclude un’app di tracciamento locale nel caso in cui entro il primo giugno non dovessero ancora essere pronta l’annunciata app Immuni. Non mancano ovviamente le rigide regole di distanziamento anche sulla spiaggia come negli hotel rispetto all’uso di spazi comuni. Tutto però resta ancora in via di definizione.