I numeri connessi al contagio da Coronavirus in Francia rimangono drammatici: dall’inizio della pandemia ad oggi, sono stati 178.255 i casi registrati, con un totale di 26.991 persone decedute dopo avere scoperto la propria positività al Covid-19. Eppure, il professor Didier Raoult afferma ancora una volta che l’epidemia sta “giungendo al termine”. Nella sua newsletter, pubblicata martedì su Twitter, l’infettivologo dichiara che “il virus è in via di risoluzione”. Per poi aggiungere: “Non c’è una seconda ondata da nessuna parte, è solo la solita curva. Qualche caso sporadico apparirà qua e là alla fine, se ci sarà qualcuno super contagioso, ma tutto questo non riflette più una dinamica epidemica“. Secondo Raoult, ci sono diverse lezioni da trarre da questa epidemia, come la necessità di “curare le persone”: “Anche se non si dispone del farmaco specifico che uccide il Coronavirus, alla fine i pazienti stanno meglio e ci sono meno morti”, ha asserito, riferendosi al trattamento con idrossiclorochina da lui proposto.
CORONAVIRUS FRANCIA: SPIAGGE RIAPERTE NEL FINE SETTIMANA?
Riaperture “caso per caso”: questa è la promessa che Christophe Castaner ha fatto giovedì 7 maggio a proposito delle spiagge. Il ministro dell’Interno, intervenendo durante la presentazione del piano di deconfinamento, aveva precisato che l’ultima parola sarebbe andata ai prefetti, su richiesta dei sindaci. E le cose si stanno muovendo velocemente: le spiagge della Costa Azzurra potrebbero anche riaprire questo fine settimana per passeggiate e nuoto o sport individuali. A detta del prefetto, Bernard Gonzalez, è difficile prevedere un ritorno sulla sabbia per un’attività diversa dallo sport. “Inizieremo ad utilizzare le spiagge in un modo che chiamiamo ‘dinamico’, cioè per le passeggiate e l’accesso al mare per gli sport individuali. Non si tratta di prevedere un uso della spiaggia tradizionale, con bagni di sole, picnic e così via”. L’idea è quella di non permettere attività statiche sulle spiagge e, per contro, di consentire alle persone di attraversarle unicamente per andare a nuotare e fare attività fisica.