Il bilancio connesso alla pandemia di Coronavirus in Germania ha fatto registrare, ad oggi, 173.171 casi e 7.738 decessi. Numeri pesanti, ma, almeno per quanto concerne il numero delle persone venute a mancare, inferiori a quelli degli altri Stati europei. Intanto, da questo sabato in poi i controlli al confine tedesco dovranno essere accuratamente allentati, tanto che il Governo ha annunciato che tutti i valichi di frontiera potranno essere utilizzati nuovamente. Quello per il Lussemburgo, ad esempio, sarà aperto già il 15 maggio, come comunicato dal ministro federale dell’Interno, Horst Seehofer, in una conferenza stampa. Al confine con la Danimarca, la Germania è disposta a sospendere i controlli “non appena il governo danese avrà completato le consultazioni in corso con i rispettivi Paesi confinanti”. I blocchi ai confini con la Francia, l’Austria e la Svizzera, tuttavia, continueranno fino al 1°-5 giugno, mentre la quarantena di 14 giorni ordinata dai Länder federali per tutti coloro che vengono in Germania dovrebbe in futuro valere solo per le persone che sono state in precedenza in nazioni terze.
CORONAVIRUS GERMANIA: LEZIONI A TURNI NELLE SCUOLE DOPO L’ESTATE?
Per quanto concerne la scuola, anch’essa in continua lotta con le restrizioni derivate dal Coronavirus, l’Associazione degli insegnanti tedeschi si aspetta che anche dopo le vacanze estive nelle scuole tedesche sia possibile insegnare solo a turni. Il presidente dell’associazione, Heinz-Peter Meidinger, ha detto martedì ai microfoni di “N-tv” che le vacanze sono necessarie per migliorare l’organizzazione, però il sistema dei turni tra l’insegnamento in classe a scuola e l’apprendimento a casa sarà sicuramente ancora in vigore il prossimo anno scolastico, almeno “fino a quando le regole sulla distanza dovranno essere applicate, ergo sino al momento in cui sarà possibile vaccinarsi”. Ricordiamo che in Germania dalla fine di aprile le attività scolastiche sono state riavviate in condizioni igieniche rigorose. Meidinger ha parlato di una “grande sfida”, che diventerà ancora più grande una volta che tutti gli alunni saranno tornati. Il capo dell’associazione stima che un quarto dei circa undici milioni di studenti potrebbe avere problemi più gravi: si tratta di bambini che frequentano scuole speciali perché parlano male il tedesco o perché non hanno il sostegno dei genitori.