Prende sempre più corpo il bonus vacanza 2020 che ha come finalità quello di rilanciare il turismo nel nostro Paese che rischia di essere nettamente penalizzato dalla crisi scatenata dal Coronavirus. Secondo quanto riferisce Il Messaggero, il tax credit per le vacanze delle famiglie parrebbe escludere l’uso di piattaforme digitali come Airbnb e Booking per il pagamento. Ciò significa che non sarà possibile usare tale beneficio in queste modalità. “Esprimiamo il nostro dissenso a riguardo”, ha commentato il country manager di Airbnb, Italy and South East Europe, Giacomo Trovato, in audizione in commissione Industria al Senato. In riferimento al decreto Rilancio ha aggiunto: “Auspichiamo che l’esclusione delle piattaforme dalla misura possa essere eliminata”. Lo stesso ha poi aggiunto spiegando che “la distribuzione di voucher vacanza alle famiglie da utilizzare in tutte le strutture ricettive ed alloggi ad uso turistico, sarebbe una misura più semplice”. A commentare è stato anche il country manager per l’Italia di Booking.com, Alberto Yates, in audizione in commissione Industria al Senato che ha spiegato come nel dl Rilancio ci siano interventi “significativi e positivi per il turismo, primo tra tutti il bonus vacanza ma siamo dispiaciuti nel notare che vengono discriminate le persone che prenotano e pagano immediatamente sui portali telematici”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CONTRIBUTI PER TURISMO FINO A 500 EURO
In questi minuti il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, ha parlato ufficialmente in videoconferenza del bonus vacanze inserito nella bozza del Dl Rilancio e dal valore pari a 2,4 miliardi di euro. Secondo quanto da lui illustrato, la misura prevede un contributo fino a 500 euro “per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale in alberghi, campeggi, villaggi, bed and breakfast. Possono chiedere il contributo, spendibile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, le famiglie aventi un reddito Isee fino a 40mila euro. L’importo è modulato in base alla numerosità del nucleo familiare: 500 euro per le famiglie composte da 3 o più soggetti, 300 per le famiglie di due persone e 150 per le famiglie di 1 persona”. Stando a quanto riferito da Franceschini, il comparto turistico e quello culturale riceveranno rispettivamente un sostegno di 4 miliardi e di 1 miliardo di euro, per un investimento complessivo di 5 miliardi di euro che “dimostra che c’è la consapevolezza dell’importanza di questi due settori per il nostro Paese”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
TURISMO-BONUS VACANZE 2020 MISURE BOZZA DL RILANCIO: TAX CREDIT
Il settore del turismo è quello che assieme ai ristoratori ha maggiormente criticato le linee di aiuto impostate dal Governo nella bozza del Decreto Rilancio: dopo il primo testo diffuso la scorsa domenica alcuni dettagli sulle misure specifiche sono cambiati, ma la sostanza dei provvedimenti atti al settore tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus resta quella. Si va dal Bonus Vacanze 2020 per permettere a migliaia di italiani di ricevere un sostegno da destinare alle prossime vacanze estive, fino al tax credit da destinare sempre alle famiglie e pure lo stop della rata Imu per alberghi nelle località turistiche. I problemi che deriveranno però dal quasi completo “stop” di turismo internazionale verso il nostro Paese – oltre alle linee guida Inail-Cts per le riaperture – rendono di difficilissima visione positiva per il rilancio del turismo già dall’estate 2020: il Governo nella maxi-manovra da 55 miliardi di euro ha destinato un settore della bozza di testo all’intero mondo turistico-alberghiero con un credito riconosciuto per nuclei familiari con Isee non superiore a 50mila euro.
Il tax credit sarà utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive e dai b&b: il bonus è di 500 euro per ogni nucleo familiare, 300 euro per i nuclei di due persone e di 150 euro per quelli di una. Il credito in sé sarà fruibile per l’80% sotto forma di sconto (rimborsato poi al fornitore come credito d’imposta) e per 20% come detrazione di imposta. Nelle possibilità del decreto Rilancio si parla di un fondo da 50 milioni di euro che sarà destinato alla copertura delle spese di sanificazione delle strutture ricettive. Vi sono compresi anche gli stabilimenti balneari e termali, così da adeguare gli spazi in base alle disposizioni di sicurezza
STOP RATA IMU ALBERGHI, BLOCCATA LA TOSAP
«Quest’estate andremo in vacanza», aveva detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nelle interviste delle scorsi giorni per rilanciare il tema “caldo” del bonus vacanze 2020: le forti polemiche giunte poi dal mondo turistico (che lamentano maggiori fondi dati dal Ministro Franceschini per il settore dello spettacolo, piuttosto che destinare più risorse al settore che più di tutti oggi necessita di una maggiore liquidità per far fronte all’estate meno produttiva degli ultimi 30 anni). Al momento, in attesa di ulteriori interventi dopo il Dl Rilancio, secondo quanto riportato nell’ultima bozza definitiva, ai fini del riconoscimento del tax credit vacanze, le spese devono essere pagate in unica soluzione per i servizi offerti da una singola impresa turistico ricettiva. Non solo, devono essere documentate da fattura elettronica o documento commerciale (ha preso il posto dello scontrino) con l’indicazione del codice fiscale del beneficiario.
Incentivo e aiuto per il settore alberghiero dovrebbe invece arrivare con l’abolizione dell’acconto Imu di giugno per gli alberghi e gli stabilimenti balneari, a patto però che proprietario e gestore coincidano. La misura stanziata dal Governo vale 163,5 milioni e ferma anche la quota statale dell’Imu, che gli alberghi pagano come imprese e centri commerciali. È stata poi bloccata la Tosap fino ad ottobre: sono infatti stati esentati fino al 31/10/2020 gli spazi aggiuntivi di occupazione di suolo pubblico necessari agli esercenti di pubblico servizio per rispettare il distanziamento sociale determinato dalle linee guida CTS per la Fase 2 del Coronavirus.