I bagnini non potranno praticare la respirazione bocca a bocca in caso di soccorso a una persona che stia per annegare: le nuove norme legate alla ripartenza dal Coronavirus creano situazioni a volte particolari nel compromesso tra le esigenze di sicurezza per la salute pubblica e la necessità appunto di ripartire, ma qua e là si rischia di scivolare nel grottesco. “Vietato annegare”, potremmo dire con un pizzico di ironia.
Guido Silvestri commenta per Medical Facts, il sito scientifico di Roberto Burioni, appunto la nuova norma a cui dovranno attenersi i soccorritori in caso di annegamento: si dovranno praticare le compressioni sul torace, ma non la ventilazione. “Spero che non sia vero, perché se lo fosse vuol dire che qualcuno ha davvero perso il senso delle proporzioni“, sono le parole di Silvestri come prima reazione quando ha appreso di questa norma leggendo sui giornali.
Se questa norma sarà confermata, di fronte a un annegamento, o a un arresto cardio-respiratorio, si dovrebbe lasciar morire una persona per evitare che un’altra, il soccorritore, corra il rischio più o meno remoto di infettarsi con un virus che ha il 2-3% di mortalità o anche molto meno se si presume che il soccorritore sia una persona relativamente giovane e sana.
RESPIRAZIONE BOCCA A BOCCA VIETATA AI BAGNINI
Le raccomandazioni ai bagnini da parte di Inail e ISS sembrano in effetti un segnale di straniamento dalla realtà: pensando a come contenere in ogni modo il Coronavirus (principio di per sé ovviamente corretto) si giunge a stabilire di evitare ogni minimo rischio di contagio, anche quando evidentemente c’è in ballo un concreto pericolo di morte per la persona in difficoltà, che stava affogando o aveva accusato un malore in mare.
I bagnini se non altro sono esentati dall’obbligo di indossare mascherine o tute di sicurezza, potranno soccorrere il malcapitato (ci si permetta una battuta: e la distanza di sicurezza?), portarlo a riva ma qui non effettuare la respirazione bocca a bocca per il rischio di eventuali contagi di Coronavirus.
La disposizione spiega che il soccorritore dovrà “valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca dell’attività respiratoria normale, ma senza avvicinare il proprio volto a quello della persona da soccorrere”, destando logicamente grande perplessità. Avviso dunque a tutti i bagnanti dell’estate 2020: vietato annegare, altrimenti i bagnini non potranno salvarvi con la respirazione bocca a bocca.