Emerse diverse indiscrezioni su violazioni da parte della Lazio delle regole per gli allenamenti individuali, pubblicate questa mattina dal Corriere della Sera, ecco che non si è fatta attendere a lungo anche la replica da parte del club biancoceleste. Poco fa è stato lo stesso responsabile sanitario del club laziale Ivo Pulcini a smentire seccamente tutto, ai microfoni di Radio Punto Nuovo: “Non corrisponde alla verità ed arriverà comunicazione da parte della società”. Pulcini ha aggiunto: “ Sono stato smentito e credo ci sia una smentita ufficiale sulla presunta partitella di ieri, per giunta la foto è vecchia. Non è compito mio, mi sono solo preoccupato di sapere se fosse vero o falso: non corrisponde alla verità ed arriverà comunicazione da parte della società. Un medico non può fare da balia, perché confido nel senso di responsabilità che i giocatori hanno avuto fin dall’inizio”. Ma se invece fosse vero? “Se fosse vero? Se la situazione sfugge al mio controllo, sarei costretto a dimettermi. Mi assumo le mie responsabilità, ma se sfuggono al mio controllo, come posso?”. Il responsabile sanitario della Lazio poi tornando alla partitella di Formello ha pure aggiunto: “ Ieri non c’ero, avevo altro da fare, siamo quattro medici e come direttore sanitario non vado spesso come gli altri a vedere, sebbene sappia sempre ciò che accade e mi assicurano che vengono rispettate le leggi. Se quel che è stato fatto è fuori legge, faccio mea culpa da parte mia e di tutti“. (agg Michela Colombo)
PARTITELLE 3V3 A FORMELLO?
Forse enfatizzata dalla notizia di un possibile rientro in campo per il 13 giugno, la Lazio ha deciso di bruciare le tappe e accelerare il programma di lavoro per il rientro, anticipando e contravvenendo però a quelle che solo le regole fissate da governo, CTS e FIGC per la ripresa degli allenamenti individuali. Stando a quanto ci riporta oggi il Corriere della Sera, pare che la formazione di Inzaghi sia tornata ad allenarsi in maniera congiunta, riservando sia per il turno del mattino che del pomeriggio, qualche minuto della seduta anche per qualche partitella, ovviamente vietata, fino al prossimo 18 maggio. Il report che ci fornisce oggi il quotidiano milanese è chiaro: nascosti da una rete, pure dall’esterno dei campi di Formello è stato possibile per i giornalisti vedere i biancocelesti svolgere dei lavori in mini gruppi da 6 persone e pure impegnati in partitelle 3 contro 3, di 4-5 minuti ciascuna e a intensità ridotta. Il tutto tra risate e scherzi, in clima perfetta concordia e serenità.
LAZIO VIOLA LE REGOLE PER GLI ALLENAMENTI
Una notizia dunque che si lascia sconcertati certo: come è noto, tale modalità di allenamento sono per ora vietate dal protocollo e dal governo, che solo ieri, tramite il ministro dello sport Spadafora, ha dato il via libera agli allenamenti collettivi dal 18 maggio ( e solo in seguito all’accettazione da parte della FIGC delle correzioni al protocollo sanitario poste dal CTS). Proprio oggi poi il presidente Gravina ha annunciato la creazione di un Pool ispettivo della Federazione, che avrà lo scopo di garantire il rispetto delle norme imposte dal protocollo per la ripresa degli allenamenti. E che probabilmente ora sarà chiamato a verificare quanto riportato oggi dal Corriere della Sera. Ma, si legge in queste ore, pare che non soltanto la Lazio abbia voluto “intensificare i ritmi” in vista di una prossima ripresa del campionato di Serie A per giugno. Di certo però la società biancoceleste è stata la prima, in ordine di tempo e per convinzione, a “mordere il freno” sulla ripartenza della stagione. Solo ieri il responsabile sanitario del club Pulcini era intervenuto con parole dure contro CTS e FIGC sul protocollo di ripresa. Il dirigente aveva inoltre affermato: “Il nostro centro sportivo è sanificato, ai calciatori vengono rilevati tutti i dati: temperatura, frequenza cardiaca, ossimetria. Se superano il cancello non significa che sono sani, ma che sono perfetti. Teoricamente potrebbero anche allenarsi in maniera collettiva”. Ma forse si è passati dalla teoria alla pratica troppo presto.