Dopo lo sfogo di Alda D’Eusanio, multata a causa di una mascherina rotta, è la finanza a replicare alle sue accuse. Come fa sapere Dagospia, di fronte alle parole irate della nota opinionista, la Finanza ha dichiarato che la D’Eusanio “Era nel negozio senza indossare correttamente la mascherina che era perfettamente integra e si sarebbe rotta solo in seguito, all’esterno del locale, durante le operazioni di identificazione. Si conferma pertanto la piena legittimità in punto di fatto e di diritto dell’operato dei militari del corpo, precisando che, solo in un secondo tempo, è intervenuta un’ulteriore pattuglia visto il crescere sul luogo del numero di persone presenti e il comportamento messo in atto dalla Sig.ra D’Eusanio volto a spettacolarizzare l’accaduto.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
ALDA D’EUSANIO FURIOSA: “MULTATA!”
Disavventura romana per Alda D’Eusanio, che si era recata in un bar per fare colazione. Un’operazione durante la quale, stando a quanto raccontato dalla conduttrice, si è rotta la mascherina che indossava in osservanza delle regole della fase 2. Una distrazione fatale visto che una volta uscita dall’esercizio, la D’Eusanio è stata intercettata dalla Guardia di Finanza che ha rilevato la mascherina rotta come una violazione: ne è seguito un approfondito controllo, durato un’ora e mezzo, e soprattutto una pesante multa, come raccontato dalla stessa giornalista sui social: “Sono appena uscita di casa, entro in un bar a prendere un cappuccino e tre agenti della Guardia di Finanza mi circondano perché la mia mascherina era appesa così, in quanto mi si era rotta“, con foto mostrata del laccio del dispositivo staccato dal pannello protettivo. “Un cittadino non è nemmeno più libero di uscire di casa e prendere un caffè, che si ritrova agenti della Guardia di Finanza che lo multano e lo sanzionano per il semplice fatto che non si è portato dietro la scorta di mascherine“.
ALDA D’EUSANIO TUONA CONTRO I CONTROLLI AUTORITARI
Nel video pubblicato Alda D’Eusanio ha sottolineato le difficoltà nel rapportarsi a questo tipo di controlli: “Inseguono i cittadini che non sono più liberi neanche di entrare in un bar, di avere la mascherina che si è leggermente cosata. In tre, e noi paghiamo. Non arriva la cassa integrazione, non arrivano i 600 euro, non arrivano gli aiuti, ma arrivano tre agenti a multare perché ti si è rotta la mascherina.” Un modo autoritario che secondo la giornalista non aiuta il cittadino ad avere fiducia nelle istituzioni. “Io posso difendermi ma un normale cittadino che fa? Mi fanno una multa di 400 euro, posso pagarla, ma un poveraccio che non ha avuto i 600 euro e tutto il resto e gli fanno una multa da 600 euro solo perché gli si è rotta la mascherina mentre era dentro al bar, ma che fa? Vi sembra normale? Questa cosa io la faccio per difendere tutti i cittadini che non possono farlo da soli.”