Roberto Obert era considerato un caro amico della famiglia di Gabriele Defilippi. Lo ha detto la stessa madre del ragazzo, Caterina Abbattista, che ha parlato di come l’uomo e il compagno frequentassero casa sua da diversi anni. “Non avrei mai dubitato delloro atteggiamento”, ha detto l’infermiera, “Obert era paterno con Gabriele, la loro presenza vicino a lui mi ha sempre tranquillizzata“. In realtà la situazione era diversa: Obert avrebbe perso la testa per Defilippi proprio in quegli anni, affascinato dai modi di fare del ragazzo. Durante le prime confessioni, Gabriele però punterà il dito contro Obert e lo accuserà di essere l’esecutore materiale del delitto di Gloria. Poi ritratterà tutto tempo dopo: “Non c’entra, l’autore materiale del delitto sono io“, si legge nel verbale stilato alcune settimane più tardi. Secondo Obert invece la dinamica dei fatti è un’altra: lui si sarebbe trovato alla guida dell’auto su cui Gloria è salita con la convinzione di poter riavere i soldi che le erano stati sottratti con la truffa. Defilippi, seduto sul sedile posteriore, avrebbe strangolato la professoressa e Obert avrebbe gettato il suo corpo in una cisterna. Oggi, domenica 17 maggio 2020, Un giorno in pretura si occuperà ancora del caso di Gloria Rosboch e in particolare di Caterina Abbattista. Obert L’infermiera non è mai stata accusata da Obert, mentre la donna ha svelato che cosa sarebbe accaduto nelle ore successive al delitto. “Erano in soggiorno, tranquilli e ridevano, ridevano”, ha detto al Pm.
Roberto Obert, un anello debole per i magistrati
Roberto Obert è sempre stato visto come un anello debole da parte dei magistrati. Ed è stata la confessione dell’ex amante del complice Gabriele Defilippi a permettere agli inquirenti di fare luce su quanto accaduto a Gloria Rosboch. E’ stato il primo a confessare, a scusarsi per il delitto e ad aiutare gli investigatori perchè ritrovassero la pistola con cui Defilippi avrebbe costretto la vittima a salire a bordo dell’auto che l’avrebbe portata verso la morte. Secondo la ricostruzione, in seguito al delitto Defilippi avrebbe consegnato l’arma a Obert perchè la nascondesse, come dimostra il fatto che l’uomo sapeva dove si trovasse. Anche se il ragazzo dirà più volte agli inquirenti di essere stato succube di quell’uomo più grande di lui di circa 30 anni, accusandolo persino di abusi durati anni. Una versione che si accosta a quella raccontata da Claudio Manca, il fratello minore di Defilippi, all’epoca tredicenne, che ha descritto Obert in modo preciso: “Un truffatore e un usuraio, prestava i soldi a chi non poteva giocare al casinò e li riprendeva”, ha riportato TgCom24. Secondo il ragazzino, i due complici tra l’altro avrebbero portato a termine altre truffe prima di quella a Gloria. Ad una donna in particolare avrebbero sottratto 300 mila euro.