Attilio Fontana
, presidente della Regione Lombardia, è intervenuto quest’oggi, lunedì 18 aprile 2020, ai microfoni di “Mattino Cinque” per dire la sua sulla ripartenza dell’Italia. Secondo il governatore, in questa fase “le infezioni aumenteranno di sicuro per via del contatto fisico, ma andranno tenute sotto controllo, evitando la nascita di nuovi focolai di Coronavirus“ e per farlo ci dovrà essere la massima collaborazione da parte “delle forze dell’ordine e della polizia locale, che deve essere di supporto ai sindaci”. Fontana si è altresì detto convinto del fatto che il principale controllo debba arrivare dai cittadini stessi, i quali devono rendersi conto che “questi passi avanti che stiamo facendo sono dovuti alla rinuncia della loro libertà effettuata in tutte queste settimane”. Per questa ragione il governatore ha voluto sottolineare con forza l’importanza di continuare a rispettare scrupolosamente le norme igieniche e anti-contagio, così da avvicinare ulteriormente la fine della pandemia.
ATTILIO FONTANA: “HO LA COSCIENZA A POSTO”
Attilio Fontana è poi tornato a parlare delle accuse che gli sono state mosse per via delle scelte effettuate nel pieno dell’emergenza Covid-19
. “Nessuna di queste è fondata e quindi non mi fa dormire di notte. Fortunatamente, se sopravvivo, è perché riesco a dormire molto bene di notte. Non ho alcun tipo di peso sulla coscienza”, ha asserito ai microfoni di “Mattino Cinque” il governatore lombardo, che ha poi aggiunto: “Quelle decisioni sono state assunte nel mezzo di una situazione drammatica, che non è nemmeno immaginabile e che chi non l’ha vissuta non riesce a capire”. In conclusione, il presidente della Regione Lombardia, l’area più colpita dal Coronavirus per quanto concerne la penisola italiana, ha ribadito che anche ragionando a bocce ferme e a mente lucida, “rivedendo i passi compiuti anche con l’ausilio dei tecnici e degli esperti, credo che non ci sia nessuna scelta che possa essere contestata o che mi faccia non dormire la notte”.