Dal caso Fca alla regolarizzazione dei migranti, Maurizio Landini a tutto tondo ai microfoni de L’aria che tira. «Questa esperienza ci porta la necessità di cambiare le cose sbagliate che c’erano e che l’emergenza sanitaria ha fatto emergere. Non torneremo alla stessa vita di prima. Da un lato, è il lavoro delle persone che ci ha permesso di provare a convivere con il virus in modo diverso», le parole del segretario generale della Cgil nel corso del suo intervento al programma di La7. Poi sulla regolarizzazione dei migranti, che ha commosso il ministro Bellanova: «I voucher sono schiavismo, la regolarizzazione per 6 mesi dei migranti decisa dal governo è un primo passo ed è un segno di civiltà».
MAURIZIO LANDINI A L’ARIA CHE TIRA
«Italia ostaggio della lobby Cgil», l’affondo di Matteo Salvini negli scorsi giorni, non è tardata ad arrivare la replica di Maurizio Landini: «Mi sembra confuso Salvini, lui è abituato ad avere sempre dei nemici ed ha bisogno che qualcuno lo attacchi. Io non ho niente da dirgli, se non ricordargli che i sindacati non sono una lobby. Quando noi difendiamo gli interessi di chi lavora, noi difendiamo gli interessi di questo Paese».
Poi sul battage mediatico sul prestito chiesto da Fca: «A me fa un po’ sorridere che in Italia si sia aperta una discussione adesso su dove sia la sede legale di Fca: la mia organizzazione dal 2013-2014 che solleva questo problema. Allora non c’era nessuno a dire che era un problema da affrontare. Questo è un problema che non riguarda solo Fca, basti pensare a Mediaset. Questo tema deve essere affrontato da tutto il Governo, dal mio punto di vista il problema è capire come vengono finalizzati quei soldi dati in prestito ed a cosa servono».