Annunciato il rinvio del Consiglio Esecutivo della UEFA al 17 giugno, ecco che di fatto non risulta più valida la deadline del 25 maggio (prima esistente) per la presentazione da parte delle federazioni dei piani di ripartenza per i campionati nazionali (ora fissata per l’appunto al 17 giugno). Come abbiamo riferito prima, la federazione europea dunque, visto il complicato contesto attuale, vuole concedere altre tre settimane extra, anche alla Serie A per presentare i propri progetti di ritorno in campo: anche se chiaramente sarebbe utile avere le prime indicazioni utili al più presto. Un nuovo rinvio dunque, a cui si associa anche le ultime parole di Ceferin sulla deadline del 3 agosto per la conclusione dei campionati nazionali, definita ora come “non vincolante”: pare evidente che la UEFA, sempre motivata affinché i campionati terminino regolarmente in campo, sia disposta a concedere più tempo alle federazioni, anche a rischio di dover far slittare la stagione 2020-21. Il quadro è ben semplice: se sarà necessario attendere ancora perchè campionati e coppe arrivino a conclusione, si dovrà per forza di cose anche ritardare l’avvio della prossima stagione delle competizioni europee, da Champions ed Europa League fino anche alla Nations League. Un inizio ritardato dunque che potrebbe però mettere in seria difficoltà gli organizzatori nello stilare il calendario, già fittissimo così, per la prossima annata: sempre che venga mantenuto il format attuale e non si decida di snellire i primi turni preliminari delle coppe, cui la UEFA starebbe riflettendo. Il calcio europeo dunque rimane in bilico e non solo per la stagione attuale: presto si dovrà decidere. (agg Michela Colombo)
NUOVO PROTOCOLLO EUROPEO E PIANO B PER LA CHAMPIONS LEAGUE
Mentre dunque si allargano le maglie per il calcio europeo, che dovrebbe riprendere in estate dopo l’emergenza coronavirus, ecco che la UEFA non si ferma qui ma pure è al lavoro per concordare nuovi punti fermi per la ripresa. Uno di questi, secondo quanto ci riporta Tuttosport, è la creazione di un nuovo protocollo medico per la ripresa delle competizioni UEFA, che a quanto pare dovrebbe rifarsi al modello tedesco. Come in Bundesliga, ecco che per Champions ed Europa league si stanno valutando norme per l’isolamento e la quarantena del singolo giocatore in caso di positività e maxi ritiri. Ma in aggiunta, oltre alle norme medico sanitarie, ecco che Ceferin e soci stanno valutando anche come chiudere l’edizione 2019-2020 delle Coppe UEFA, Champions league in primis. Aprendo sulla possibilità che i campionati nazionali possano terminare anche dopo la data del 3 agosto, ecco che la UEFA sta valutando diverse soluzioni per snellire i format delle coppe, in caso di ulteriori ritardi. Posto che è intenzione della Federazione completare le manifestazioni senza alterarne la formula, pure non sono da escludere novità in tal senso, come un nuovo Piano B per la Champions League, che prevedrebbe, oltre agli ottavi di finale, la disputa dei quarti a gara secca e una Final four a Istanbul. Un bel taglio sul numero delle partite, che verrebbero pure tutte disputate a porte chiuse. Sono però tante le soluzioni e scenari sul piano della UEFA: staremo a vedere. (agg Michela Colombo)
DEADLINE DEL 3 AGOSTO “SOLO UNA RACCOMANDAZIONE”
Ma appena dopo la decisione di concedere più tempo alle federazioni perchè arrivino a una quadra sulla conclusione dei campionatI nazionali, con il rinvio di tre settimane (al 17 giugno) del Comitato Esecutivo, ecco che la UEFA dà un ulteriore assist anche alla Serie A. Solo oggi, sulle colonne del quotidiano francese Le Parisien, lo stesso numero 1 della UEFA Aleksander Ceferin ha specificato che la deadline del 3 agosto (fissata settimane fa per la conclusione dei campionati nazionali per la stagione 2019-20) sia solo “una raccomandazione” e dunque non una scadenza ufficiale. Ceferin, scrivendo direttamente al presidente del Lione Aulas (che aveva sollevato la questione nei giorni scorsi) ha infatti affermato sulle colonne del quotidiano francese: “Le date del 20 luglio (per le federazioni classificate dal 16° al 55° posto nel ranking UEFA) e del 3 agosto (dal 1° al 15° posto) sono state menzionate nelle presentazioni fatte durante gli incontri con segretari e presidenti delle 55 associazioni affiliate alla UEFA il 21 aprile e nelle riunioni tra gruppi di lavoro. Tuttavia, durante queste riunioni, abbiamo sempre menzionato che queste date sono solo raccomandazioni, formulate provvisoriamente e non ufficiali”. Dunque una netta apertura da parte della UEFA nei confronti di quelle federazioni, come quella italiana che non hanno ancora deciso il da farsi per la conclusione della Serie A: vi sarà più tempo per decidere della ripartenza del campionato come del suo format, visto che a tal proposito si era accesa l’ipotesi di disputare dei play off per concludere la stagione, considerati i tempi molto stretti. (agg Michela Colombo)
CORONAVIRUS UEFA: CONCESSO PIU’ TEMPO ALLE FEDERAZIONI
Mentre in Italia la ripresa della Serie A rimane sempre in bilico, ecco che la UEFA ha deciso di fornire un ulteriore assist ai campionati nazionali, concedendo più tempo per decidere della conclusione della stagione, rinviando dunque a metà giugno l’attesissimo Consiglio Esecutivo (fissato originariamente al 25 maggio). Come è noto infatti le federazioni nazionali entro la deadline del 25 maggio avrebbero dovuto comunicare alla UEFA date, format e regole per la ripartenza della stagione: due giorni dopo l’Esecutivo avrebbe dunque ratificato quanto proposto, fissando nuove date anche per la ripresa delle manifestazioni continentali, come pure nuove date per i prossimi Europei. Ma visto il clima di profonda incertezza che si respira in Europa per il calcio, con la Bundesliga che è ripartita, Ligue 1 che si è fermata e i campionati di Spagna, Italia e Inghilterra ancora in bilico, si è deciso di concedere più tempo, addirittura tre settimane: il Consiglio Esecutivo è stato dunque fissato al prossimo 17 giugno. La data del 25 maggio non è piò dunque vincolo obbligato: sarà però utile certo avere le prime indicazioni del futuro dei campionati al più presto.
CONSIGLIO ESECUTIVO RINVIATO AL 17 GIUGNO
La decisione, presa solo ieri pomeriggio dalla UEFA è di capitale importanza, specie per il calcio italiano: dopo lo stop agli eventi sportivi fino al 14 giugno, infatti si è fatto sempre più forte lo scetticismo verso il rientro in campo e la regolare conclusione della stagione di Serie A. La UEFA, pur confermando la richiesta di chiudere il campionato nazionale entro il 3 agosto (data che pure potrebbe cambiare a breve), pure sta concedendo alle federazione se non altro più tempo per decidere assieme ai governi del calendario della ripartenza, come pure del format. Va aggiunto che dietro a tale rinvio vi sono anche motivazioni di ordine burocratico, legate allo slittamento alla prossima estate degli Europei. Nessun inghippo, come ci ha ricordato la Gazzetta dello sport però, Le 12 città ospitanti hanno confermato l’intenzione di fare da scenario all’evento il prossimo anno, ma mancano alcune firme, senza le quali la UEFA non potrà ufficializzare nuove date, come era intenzione di fare al prossimo Comitato Esecutivo.