Immunoglobuline e steroidi utilizzati per combattere il Coronavirus: si legge sulla CNN, che riporta uno studio portato avanti da ricercatori di Francia e Svizzera che hanno curato giovani pazienti ricoverati con sindrome infiammatoria multisistema correlata al Covid-19. Questi pazienti, tutti giovanissimi, sono guariti in breve tempo con questa cura; si trattava di 35 bambini o ragazzi compresi tra i 2 e i 16 anni di età, ricoverati in terapia intensiva tra la seconda metà di marzo e la fine di aprile. Tra i sintomi venivano segnalati febbre, shock cardiogeno o disfunzione ventricolare acuta con stato infiammatorio; tra questi, 31 sono risultati positivi al Coronavirus e nessuno presentava patologie cardiovascolari latenti. Tutti hanno sperimentato un’insolita letargia, il 17% era obeso e l’83% aveva sintomi gastrointestinali. La totalità dei pazienti, inoltre, aveva bisogno di assistenza nella respirazione.
IMMUNOGLOBULINE E STEORIDI PER CURARE CORONAVIRUS
La maggior parte dei bambini ha dunque ricevuto un trattamento intravenoso di immunoglobuline, un prodotto del sangue fatto di antibiotici che ha il compito di rinforzare il sistema immunitario. Dei pazienti, 12 sono stati trattati anche con steroidi e 23 con una dose terapeutica di eparina per fluidificare il sangue. Come hanno riportato Damien Bonnet e i colleghi del Necker Hospital for Sick Children a Parigi, nessuno dei pazienti in terapia intensiva è morto. Oltre a questo, “la maggioranza dei pazienti si è ripresa in pochi giorni grazie al trattamento di immunoglobuline, con l’aggiunta di steroidi su un terzo di essi”. Lo studio ha anche concluso che, anche se la sindrome infiammatoria multisistema (o MIS-C) ha molte similitudini con la sindrome di Kawasaki, “i principali segni clinici sono largamente differenti”. Alcuni segni della sindrome possono comunque presentarsi in forma grave e necessitano l’aiuto nella respirazione, ma la maggior parte dei pazienti è guarita rapidamente.