Emma Bonino stronca il ministro Bonafede e ne chiede le dimissioni. L’esponente di +Europa ha tenuto un discorso di dura critica nei confronti dell’esponente Movimento 5 Stelle, raccogliendo gli applausi del Senato anche da partiti storicamente distanti. «Sono felice che le ragioni per cui ho proposto la mozione di sfiducia siano state condivise da parlamentare di altri schieramenti politici. Non sono molto scaltra nei colloqui di Palazzo, ma per esperienza so che nelle discussioni e nei voti in cui c’è in gioco la sopravvivenza di un ministro, finiscono per pesare e per prevalere considerazioni che non hanno a che fare direttamente con l’oggetto delle discussioni e della decisione», l’affondo di Emma Bonino, convinta che anche oggi ci ritroveremo di fronte a questo scenario.
«Nel merito delle questioni che noi proponiamo, non ci sarà parola», per la Bonino, che ha poi tenuto a mettere in risalto che oggi la discussione al Senato non si discute della tenuta del Governo ma di quale politica per la giustizia serva all’Italia: «Se la continuità del Governo dovesse significare la continuità della politica della Giustizia fin qui praticata, io inviterei tutti a considerare che l’Italia non ne avrebbe nessun giovamento».
EMMA BONINO VS BONAFEDE AL SENATO: IL VIDEO DEL DISCORSO
«Io sto ponendo una questione di mele e voi mi rispondete arance», l’attacco di Emma Bonino alle forze di maggioranza, che ha poi ricordato a Bonafede alcune sue dichiarazioni passate: «Signor ministro, il sospettato è diventato lei ed a diffondere il sospetto è stato un magistrato a cui lei aveva proposto incarichi importanti, in uno scontro tutto interno al partito a cui lei appartiene».
«C’è oggi chi le dice, ritorcendo contro di lei le sue stesse parole: quattro anni fa disse, “se c’è un sospetto, anche chi è pulito deve dimettersi”. Se lo ricorda? No, peccato. Non immaginava che un giorno sarebbe diventato vittima del sospetto. Noi chiediamo le dimissioni perché non vogliamo un ministro della Giustizia rappresentante della cultura del sospetto», le parole dell’ex ministro, che ha trovato gli applausi dell’aula. Emma Bonino ha poi concluso: «Noi sappiamo che lei è solo un sintomo della malattia della giustizia italiana e non un rimedio, lei contribuisce a renderla cronica, diffondendo la paura della giustizia. Io voglio una giustizia che restituisce ai cittadini la fiducia nel giusto processo».