Nelle ultime settimane si è spesso discusso sul possibile uso della clorochina – farmaco usato nella prevenzione della malaria – anche nell’infezione da Coronavirus. L’idrossiclorochina è davvero efficace anche contro il Coronavirus? Quali sono gli ultimi studi in merito? Come ribadito anche da futura-sciences.com, al momento non vi è la certezza dell’efficacia della clorachina nelle malattie virali. Le recenti analisi che sono state eseguite invitano alla cautela ed uno studio internazionale ha sottolineato i probabili effetti collaterali nel Covidio-19. A quanto pare, dunque, le prove pre-cliniche sarebbero state leggermente sopravvalutate ed attualmente sarebbero in corso oltre 100 studi sull’efficacia dell’idrossiclorochina. Nonostante non vi siano prove concrete della sua efficacia nel prevenire o combattere il Coronavirus, l’idrossiclorochina avrebbe registrato un ottimo bilancio tra beneficio e rischio in pazienti affetti da Covid-19. Tuttavia i risultati degli studi cinesi non sono ancora disponibili. Gli studi condotti a Marsiglia non hanno soddisfatto alcuni standard metodologici, per motivi di urgenza o etica, e non hanno convinto pienamente la comunità scientifica dell’utilità di questa terapia alla quale però è bene dare il beneficio del dubbio, almeno fino a quando non ci saranno test clinici in grado di supportare con maggiore solidità la sua efficacia.
IDROSSICLOROCHINA CONTRO COVID? GLI ATTUALI STUDI
Sull’uso dell’idrossiclorochina contro il Coronavirus sono stati pubblicati diversi studi. I primi due sono stati pubblicati rispettivamente il 7 e 14 maggio sul New England Journal of Medicine (NEJM) e sul British Medical Journal (BMJ). Entrambi sono arrivati alla conclusione che l’idrossiclorochina è inefficace se somministrata nei dosaggi prescritti (600 mg e 600 mg rispettivamente il primo giorno e poi 400 mg) seguendo il medesimo criterio: recupero, trasferimento in terapia intensiva o morte. Non mancano tuttavia i molti pregiudizi. Nel primo studio la terapia è stata applicata solo ai casi più gravi, nel secondo il campione è formato appena di 181 pazienti rendendo impossibile realizzare una statistica corposa sull’argomento. Essendo entrambi esperimenti basati su semplici osservazioni non è stato possibile dedurre alcun rapporto di causalità. C’è poi un terzo studio clinico randomizzato accolto anche questo sul British Medical Journal e che rappresenta attualmente il più solido. Le sue conclusioni sono che l’idrossiclorochina è inefficace in pazienti Covid-19 moderatamente gravi e porta a molti effetti collaterali. Altre notizie relative all’applicazione del farmaco antimalarico contro il Covid, arrivano dalle autorità spagnole che evidenziano alcuni effetti collaterali gravi come psicosi, suicidio e tentato suicidio in pazienti con HCQ aggravati anche dal periodo carico di ansia che stiamo vivendo. Tra gli altri effetti collaterali anche alcuni che avrebbero a che fare con la sfera cardiaca.