Roberta Bonanno, ex allieva di Amici e concorrente di Tale e Quale Show, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del settimanale Ok Salute e Benessere, svela alcuni aspetti inediti del suo passato. La cantante, infatti, ha raccontato di aver sofferto per tre anni di una forma di epilessia giovanile. Problema che ha curato con l’aiuto di un medico e che poi l’ha esposta ad episodi di bullismo durante gli anni della scuola. “A 13 anni ero sensibile alle luci: svenivo a casa davanti alla tv e a scuola guardando lo schermo del pc. Ho preso i farmaci finché, a 16 anni, il problema è scomparso“, ha raccontato la cantante. Roberta Bonanno ha così curato l’epilessia con alcuni farmaci che le procuravano sonnolenza causandole problemi a scuola. “Il neurologo mi ha prescritto un farmaco antiepilettico da assumere tutti i giorni. Al rientro a scuola, però, non ho avuto vita facile. Non solo il farmaco mi causava effetti collaterali come sonnolenza e calo dell’attenzione, ma i rapporti con i miei compagni di classe si sono trasformati in una tragedia. Oltre al danno, anche la beffa: in quel periodo infatti sono stata vittima di bullismo”, ha aggiunto la cantante.
ROBERTA BONANNO: “DA QUESTA MALATTIA SI PUO’ GUARIRE”
Nonostante le difficoltà vissute in passato, Roberta Bonanno che continua a dedicarsi alla musica e che ha recentemente lanciato il suo nuovo singolo “Tanto è uguale”, afferma di considerarsi comunque fortunata per essere riuscita a sconfiggere la malattia. “Oggi posso dire di essere stata fortunata. Ci sono persone che soffrono di attacchi epilettici che rendono la loro vita davvero molto complicata e che rischiano, in certi casi, di farsi anche male”, afferma la cantante che oggi è serena e felice. L’artista, poi, dà un consiglio a chi soffre di epilessia: “Io consiglio alle ragazze e ai ragazzi ai quali dovesse succedere di scoprirsi epilettici di non angosciarsi, di non badare al giudizio degli altri e di affrontare con fiducia il percorso che è necessario seguire. Io sono la dimostrazione che da questa malattia si può guarire“, conclude.