Anche il caso di Maria Sestina Arcuri al centro della nuova puntata di Chi l’ha visto. Da alcuni giorni i tribunali hanno riaperto dopo il lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus ed anche il processo sulla morte della giovane 26enne precipitata dalle scale della casa della nonna del fidanzato Andrea Landolfi è entrato nel vivo. Seppur a porte chiuse, si è ripartiti dall’ascolto della telefonata che Andrea Landolfi – accusato di omicidio e omissione di soccorso – fece al 118 la mattina del 4 febbraio dello scorso anno. La chiamata è stata compiuta alle 5.56 e per la prima volta la trasmissione di Rai3 trasmette l’audio originale. Il giovane spiega di essere a Ronciglione: “La mia compagna è cascata qua dalle scale, stavamo sulle scale a chiocciola, ha perso i sensi… non so più che dire, nel senso… ha rigettato…”. Nel corso della telefonata aggiunge che per attutire la caduta della ragazza “ho sbattuto il bacino”, e spiega ancora di essere con suo figlio. Ascoltando la telefonata in cui il ragazzo si dice preoccupato, sembra quasi che l’evento sia accaduto da poco tempo ed invece sono passate 4 ore dalla caduta, da qui anche l’accusa di omissione di soccorso a suo carico.
MARIA SESTINA ARCURI, AUDIO AL 118: LE PAROLE DEL FIDANZATO
Ciò che colpisce dalla telefonata trasmessa dalla trasmissione di Rai3, sono proprio le parole del fidanzato di Maria Sestina Arcuri, il quale esordisce: “La mia compagna è cascata dalle scale a chiocciola”. Come spiega la giornalista di Chi l’ha visto, non si tratta propriamente di scale a chiocciola. Lui dice che a cadere è Sestina e solo successivamente dice che sono caduti insieme e che per attutirla ha preso la botta più forte. Eppure dai referti emerge che lui avrebbe riportato solo lievi contusioni, mentre la giovane sarebbe morta in ospedale per un gravissimo trauma cranico. L’avvocato Serena Gasperini, legale di Andrea Landolfi, alla vigilia del processo ha spiegato quale sarà la loro linea difensiva ai microfoni del programma di Rai3: “Qui non c’è una linea difensiva, questo è stato un incidente, è stata una disgrazia che ha colpito più famiglie, quindi il nostro lavoro sarà mostrare alla Corte che questo è stato un incidente”. Per l’accusa, però, Sestina sarebbe stata lanciata nel vuoto dall’alto delle scale proprio dal fidanzato Landolfi. In aula sono intervenuti i testimoni che incontrarono la coppia la sera prima della tragedia. Il cameriere del ristorante in cui andarono a cenare insieme al figlio di lui ha descritto Landolfi “molto agitato”. Quella sera Andrea gli raccontò – i due non si conoscevano – cose non vere, ad esempio che era stato in carcere e che gli sarebbe rimasto solo il figlio. Alla cameriera del pub in cui andarono successivamente, Landolfi raccontò invece di aver perso moglie e figlio in un incidente, inventando ancora bugie.