Donald Trump ha annunciato l’uscita dal trattato Open Skies con la Russia. L’accordo “cieli aperti” è uno dei più importanti bilaterali sul controllo degli armamenti firmati dalle due superpotenze, ma il presidente degli Stati Uniti ha spiegato: “Ho buone relazioni con Mosca, ma non rispetta il trattato”. Una mossa prevedibile anche perchè Trump e il Pentagono sono anni ormai che lamentano una violazione della Russia degli accordi, di conseguenza, l’Open Skies non aveva più molto senso. Tra l’altro l’intesa venne firmata in un periodo, quello subito dopo la Guerra Fredda, in cui gli Usa e l’ex Unione Sovietica erano le due superpotenze mondiali, mentre ad oggi, con lo sviluppo abnorme della Cina, sembrerebbe essere Pechino la prima rivale in quanto a forze armate dell’esercito a stelle e strisce. Firmato nel 1992, Open Skies aveva la finalità di ridurre, come ogni trattato, i rischi che si potesse arrivare ad una guerra.
OPEN SKIES, USA SI TIRA FUORI “I RUSSI LO VIOLANO IMPUNEMENTE”
Tramite tale accordo le due superpotenze avrebbero potuto sorvolare con un breve preavviso, attraverso voli di ricognizione con apparecchi non armati, le rispettive nazioni per raccogliere informazioni sulle attività militari della controparte. Peccato però che, secondo gli Stati Uniti, Mosca non avrebbe concesso spesso e volentieri il sorvolo di alcuni siti strategici come impianti nucleari e zone di manovre militari. “Non possiamo rimanere vincolati da un trattato che i russi violano impunemente”, le parole di Marshall Billingslea, rappresentante di Trump per il controllo sugli armamenti. La cosa certa è che l’uscita degli Usa da Cieli aperti, andrà a complicare ulteriormente la già fragile alleanza atlantica, in un periodo di forti crisi internazionali. Il tycoon è venuto meno nel corso degli ultimi anni a numerosi accordi multilaterali, come ad esempio la recente minaccia degli Usa dall’Oms. L’unica buona nuova è che gli Stati Uniti hanno aperto ad un accordo sulle armi nucleari con la Cina, prima volta nella storia.