La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ieri ha approvato all’unanimità l’aggiornamento e l’integrazione delle Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive. Sono state aggiunte schede relative ai seguenti settori: strutture ricettive all’aperto (campeggi), rifugi alpini, attività fisica all’aperto, noleggio veicoli e altre attrezzature, informatori scientifici del farmaco, aree giochi per bambini, circoli culturali e ricreativi, formazione professionale, cinema e spettacoli, parchi tematici e di divertimento, sagre e fiere, servizi per l’infanzia e l’adolescenza. La versione aggiornata delle Linee guida è stata inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro della Salute Roberto Speranza e a quello per gli Affari regionali Francesco Boccia. L’obiettivo è far aggiornare il Dpcm del 17 maggio 2020 ai fini della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Ma l’auspicio della Conferenza delle Regioni è anche quello di aprire un confronto col governo sulle schede relative a cinema e spettacolo dal vivo e servizi per l’infanzia e l’adolescenza. Inoltre, ha chiesto confronti specifici con i ministri Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia), Dario Franceschini (Beni culturali), Lucia Azzolina (Istruzione e Università), Vincenzo Spadafora (Sport) e Paola De Micheli (Trasporti).
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CONFERENZA REGIONI, RIUNIONE STRAORDINARIA
Conferenza delle Regioni e delle Province autonome oggi in video conferenza. L’ha convocata il presidente Stefano Bonaccini per le 17.30. Si tratta di una riunione straordinaria con all’ordine del giorno, come specificato in un comunicato, l’integrazione delle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive. Queste sono state pubblicate il 16 maggio scorso e aggiornate il giorno successivo, ma evidentemente si è deciso di intervenire ulteriormente. La convocazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome comunque è avvenuta ieri attraverso una lettera inviata dal presidente Bonaccini agli altri governatori. «Si comunica che, in osservanza a quanto disposto dal del DPCM del 4 marzo 2020, al fine di contenere il contagio da COVID-19, per i Presidenti, gli Assessori delegati e i rappresentanti tecnici regionali sarà possibile partecipare ai lavori della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esclusivamente in collegamento video», ha precisato Bonaccini.
CONFERENZA REGIONI, CHIESTO INCONTRO A GOVERNO
Nelle ultime ore comunque il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome aveva mandato un messaggio chiaro al governo, nello specifico al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Gli è stato chiesto «un incontro urgente» per affrontare il tema delle «minori entrate delle Regioni, rispetto al quale il Decreto Rilancio dà una prima ma parziale risposta». Bonaccini ha spiegato che c’è una «delegazione ristretta» della Conferenza delle Regioni che è pronta ad affrontare il tema dell’urgenza «di affrontare con risorse adeguate le esigenze legate alle minori entrate». Bonaccini ha spiegato che «l’importo previsto dal decreto per farvi fronte, pari a 1,5 miliardi di euro, è del tutto insufficiente». Ma è ritenuto anche «inadeguato rispetto al peso del comparto Regioni nella spesa pubblica». E quindi sono pronti a presentare al governo le proposte per fare in modo che «all’interno di una manovra statale prevista in deficit per decine di miliardi si possano trovare le risorse per la copertura integrale delle minori entrate».