In Germania gli infetti da coronavirus da inizio emergenza sono saliti a quota 179.986, come si legge sulla mappa della Johns Hopkins University e confermato dall’Rki, il Robert Koch Institute. Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 638 nuovi contagi, in linea più o meno con i dati italiani, mentre il numero dei decessi si è incrementato di 45 vittime, per un totale pari a 8.261. Preoccupano in particolare alcuni focolai causati dal ritorno delle funzioni religiose, visto che, stando alle ultime indiscrezioni circolanti, almeno una quarantina di fedeli sarebbero risultati positivi dopo appunto aver preso parte ad una messa. Nel dettaglio, il focolaio si sarebbe sviluppato in una chiesa battista di Francoforte, nonostante i funzionari affermino di aver seguito rigidamente il protocollo di sicurezza, quindi la mascherina, il distanziamento sociale, e il disinfettante prima dell’ingresso nell’edificio.
CORONAVIRUS GERMANIA: FOCOLAIO IN CHIESA DI FRANCOFORTE
Delle 40 persone infette, 16 risultano essere residenti ad Hanau, a est di Francoforte, e la città ha deciso di conseguenza di annullare una manifestazione di preghiera organizzata dai leader musulmani locali per oggi, domenica 24 maggio. Intanto nelle ultime ore sono state migliaia le persone che hanno deciso di tornare in strada e nelle piazze, per protestare contro le misure del governo, considerate un attacco alle libertà personali. Per questo si sono verificati decine di arresti in tutto il paese, fra cui anche quello dello chef vegano Attila Hildmann, fermato a Berlino durante un raduno non autorizzato. Curioso come in Germania si protesti nonostante di fatto sia una delle nazioni con meno restrizioni attualmente al mondo, tenendo conto che il campionato di calcio ha riaperto la scorsa settimana (prima big europea a riaprire i battenti), gli studenti siano tornati nelle aule, e i negozi abbiano riaperto da giorni. Ma evidentemente per i tedeschi non è stato fatto ancora abbastanza…