Quando iniziò il percorso della nuova Scuola italiana di Ospitalità non si pensava certo che si sarebbe dovuto affrontare, oltre a tutti gli altri, anche il problema legato alla pandemia. E invece adesso il taglio del nastro della Scuola, ovviamente simbolico, è dovuto avvenire con le modalità imposte dal distanziamento e su temi legati proprio al futuro del turismo prossimo venturo, l’industria che forse più di molte altre sta pagando i “Covidazi” e dovrà confrontarsi con stili di vita e percorsi di sicurezza profondamente diversi.
In attesa della scuola “fisica” all’ex Ospedale a mare del Lido di Venezia, insomma, sono cominciati oggi i corsi dedicati a operatori del settore e studenti che la Scuola ha varato in collaborazione con la Challenge School di Ca’ Foscari, Cassa depositi e prestiti e Th Resorts. Sette corsi gratuiti e interattivi, a distanza, webinar insomma, la metodologia divenuta ormai consuetudine per imprese e università. Oggi (con già oltre duecento iscritti) il primo appuntamento “Futuro del turismo: uno sguardo a due anni”, curato da Stefano Micelli, direttore della Challenge School di Ca’ Foscari, e Mara Manente, direttrice Ciset, con la partecipazione di Graziano Debellini, presidente Th Resorts e della Scuola italiana di Ospitalità, e di Giorgio Palmucci, presidente Enit.
Il calendario dei webinar proseguirà mercoledì 27 maggio (17.30-18.30) con “Salute & sicurezza, come orientarsi fra indicazioni scientifiche, certificazioni e standard operativi”, a cura di Gianni Finotto (direttore Master Steps di Ca’ Foscari), con Gino Andreetta (ceo Club Med), Fabio Pinelli (avvocato) e Patrizia Laurenti (Medicina preventina del policlinico Gemelli); l’1 giugno sarà la volta de “La trasformazione dell’offerta alberghiera tra nuovi business model e sostenibilità” (a cura di Giulio Contini, Direttore Internazionale stPOL University College of Hospitality Management, Barcelona con Palmiro Noschese, Retainer Development Melia Italy, Fractional Manager e Ada Rosa Balzan, CEO e Founder, ARB Startup Innovativa); il 3 giugno “La dialettica fra piattaforme digitali e imprese del settore turistico” (a cura di Giulio Contini, con Avv. Dino Dima, Partner presso Curtis, Mallet-Prevost, Colt & Mosle LLP); l’8 “Ristorazione alla ricerca di nuovi servizi” (a cura di Giulio Contini, con Lluis Codò, professore di F&B Management alla EUHT StPOL, Barcelona and CEO of Horeca Solution); il 15 “Business RE-START” (a cura di Giulio Contini, con Gaetano Casertano, CEO TH Resorts, docente di Real Estate Finance Luiss Guido Carli); e infine al 17 “Salute, comunicazione ed experience” (a cura di Francesca Trevisi, trainer di Public Speaking e Comunicazione efficace, Coach di TEDx, Coach PNL certificata).
“La Scuola italiana di Ospitalità rappresenta per Cassa depositi e prestiti l’opportunità di rinnovare il proprio impegno nel turismo e di valorizzare la tradizione italiana nell’ospitalità con una forte attenzione agli investimenti nel capitale umano. Siamo lieti di avviare questa partnership con Ca’ Foscari, che ci permetterà di puntare sulla formazione di competenze di alto profilo”, aveva dichiarato Fabrizio Palermo, ad di Cassa depositi e prestiti, lo scorso 7 maggio, quando fu siglato il protocollo d’intesa tra Cdp, Th e Ca’ Foscari. E proprio Stefano Micelli aveva sottolineato che la partecipazione dell’Università “intende contribuire allo sviluppo di competenze e professionalità altamente qualificate, oggi particolarmente importanti per lo sviluppo sostenibile di un settore così rilevante per il Paese e i suoi territori”.
I corsi partiti oggi sono insomma il segnale che il percorso che porterà all’apertura della Scuola sta concretamente avanzando, con la prospettiva del varo di un corso di laurea triennale dedicato al settore turistico (previsto per l’anno accademico 2021-22). Ma già altri segnali dei lavori in progress sono arrivati recentemente: il varo (proprio oggi) del sito web scuolaitalianadiospitalita.it (dal quale ci si può anche iscrivere ai vari talk digitali) e il lancio (poche settimane fa) della piattaforma Hospitality Innovation Lab, nata “come strumento della Scuola Italiana di Ospitalità per accompagnare le aziende ricettive attraverso il necessario cambiamento culturale a supporto del processo di trasformazione digitale. Una piattaforma di intelligence del mondo turistico italiano e internazionale che fungerà da canale di informazione con aggiornamenti, interviste e approfondimenti sul mondo dell’innovazione, in pieno allineamento con i bisogni del mondo ricettivo tradizionale. La piattaforma stessa fornirà inoltre un osservatorio continuo di trend e strategie delle aziende ricettive italiane all’interno dei processi di innovazione”.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questi passi – dice Graziano Debellini – che arrivano in un momento particolarmente difficile per tutto il settore, così sfinito dalla pandemia. Ma proprio oggi è ancora più necessario investire sulla formazione e innalzare le competenze, per gestire l’ospitalità non più con la sola esperienza, ma con moderne basi di management, davvero indispensabile per superare questa crisi”.