E’ diventata immediatamente virale su tutti i social, facendo registrare come sempre in questi casi commenti pro e contro (più contro che pro…). E’ la foto di un sacerdote con una pistola ad acqua in mano dietro al fonte battesimale che la punta prendendo la mira sembra (diciamo sembra perché infatti non è stato così) verso un neonato tenuto in braccio dalla mamma. Il sacerdote ha anche la mascherina e la foto è stata commentata come “il battesimo al tempo del coronavirus”. E giù valanghe di accuse alla “pazzia” di prete e genitori che potevano aver scioccato il bambino puntandogli una pistola contro. Come si sa la distanza di sicurezza va tenuta anche in chiesa, adesso che hanno finalmente riaperto, e dunque l’immagine ha fatto pensare a un “battesimo a distanza di sicurezza”. A parte che i bambini, fortunatamente, non vengono contagiati dal coronavirus.
ACQUA SANTA NELLA PISTOLA
Vista la diffusione dell’immagine, il sacerdote, un prete americano, padre Steve Klasek del Tennessee ha dovuto spiegare cosa era veramente successo: era stata la famiglia a chiedergli di fare una foto con la pistola ad acqua per puro divertimento, l’acqua nella pistola non era acqua santa e non stava mirando al bambino ma ha colpito il padre. Un gesto giocoso, per sdrammatizzare la paura del virus ha spiegato il parco di San Marco con un post sulla sua pagina Facebook. Il sacerdote nella foto è padre Stephen Klasek, pastore di due parrocchie: San Marco e San Paolo Apostolo nella vicina Tullahoma. Klasek, sacerdote della diocesi di Nashville, è stato ordinato 37 anni fa. La parrocchia ha indicato che ha dovuto chiarire “perché la foto è diventata virale poiché abbiamo ricevuto richieste al riguardo. Ha raccolto quasi un milione di visualizzazioni su Twitter, è stata nelle notizie in diversi siti Web e meme. Aveva commenti positivi e controversi. ” In realtà un episodio analogo è successo per davvero, a Detroit, dove un altro sacerdote, padre Tim Pelc ha davvero spruzzato acqua santa con una pistola ad acqua sui bambini presenti in chiesa. Anche questa è stata diffusa in grandi dimensioni provocando critiche al prete che avrebbe così banalizzato il ministero sacerdotale.