Miracolo della scienza a Torino dove una neonata, venuta al mondo una settimana fa con cuore e parte del fegato all’esterno del corpo e con una massa voluminosa all’altezza della gola, è stata salvata dall’équipe dei medici degli ospedali Sant’Anna e Regina Margherita. La piccola soffriva di Ectopia Cordis, un’anomalia congenita molto rara e, dopo una prima ecografia che evidenziava una situazione difficoltosa, i suoi genitori, residenti in India (il papà è originario del Paese asiatico), hanno deciso di rivolgersi all’ospedale infantile Regina Margherita, che hanno programmato il parto cesareo alla settimana di gravidanza numero 38. Come riferito dal quotidiano “Il Corriere della Sera”, durante il parto è applicata la cosiddetta exit procedure, con la sola testa della bimba estratta dal corpo materno per consentire le operazioni di intubazione, utili a farla respirare meglio. Poi, una volta estratta dall’utero, è stata immediatamente sottoposta a un intervento di sutura della cute. 72 ore più tardi, ancora un’operazione, questa volta per rimuovere la massa situata in gola.
MEDICI SALVANO NEONATA: CONDIZIONI STABILI
Attualmente la neonata si trova ricoverata in Rianimazione pediatrica e le sue condizioni sono stabili. Prossimamente, non appena la sua salute migliorerà, finirà ancora una volta sotto i ferri per la ricostruzione dello sterno, ma, intanto, può considerarsi fuori pericolo ed è certamente una notizia non di poco conto, che evidenzia ulteriormente il grande lavoro di squadra fatto dai medici: esattamente quanto sottolineato da Giovanni La Valle, commissario della Città della Salute di Torino, nel suo commento a “Il Corriere della Sera”. “Più di 40 persone tra medici e infermieri di tre diversi Dipartimenti del Regina Margherita e del Sant’Anna hanno lavorato in sinergia per offrire a questa neonata con una rarissima malformazione congenita la possibilità di nascere ed essere curata. È l’ennesima dimostrazione che la Città della Salute di Torino, grazie alla collaborazione multidisciplinare e alle proprie competenze, si conferma tra le eccellenze della sanità italiana“.