Deborah Sciacquatori, la ragazza che accoltellò a morte il padre il 19 maggio di un anno fa, agì per legittima difesa. E’ questo quanto stabilito nelle scorse ore dal gip di Tivoli, che ha di conseguenza deciso di archiviare l’indagine a carico della 20enne di cui sopra. A Monterotondo Scalo, in provincia di Roma, la ragazza colpì il genitore dopo l’ennesima lite in famiglia; l’uomo, ubriaco, si era scagliato contro la figlia, ma anche contro la mamma e la nonna di lei, e la giovane, per paura che potesse succedere qualcosa, ha preso un coltello e ha colpito Lorenzo Sciacquatori, poi morto a seguito della grave ferita riportata. Il giudice ha concordato l’impostazione della procura locale guidata da Francesco Menditto, applicando la giustificazione della legittima difesa. “Non vi è dubbio alcuno – si legge in una nota della procura di Tivoli, riportata dall’edizione online di Repubblica – dunque, sulla base dell’inequivoca costruzione dei fatti, che la ragazza si sia trovata di fronte a un pericolo imminente e attuale per la sua vita, per quella della madre e della nonna”.
DEBORAH SCIACQUATORI, CASO ARCHIVIATO: “TERRORIZZATA DALLE AGGRESSIONI SUBITE”
“Un pericolo derivante – prosegue la nota – dall’escalation violenta della vittima, iniziata all’interno dell’appartamento e proseguita dopo aver interrotto la fuga delle donne e averle affrontate e aggredite”. La procura racconta di come la ragazza fosse “terrorizzata per le aggressioni e sui danni e a quella di parenti”, e di conseguenza, in maniera istintiva, “ha prelevato il pugnale, di certo non immaginando di usarlo o tentando piuttosto di scappare di casa”. In seguito, vedendo “in pericolo imminente la vita della madre di se stessa”, ha minacciato il padre, “Siamo quindi – conclude la nota – in presenza si una difesa proporzionata all’offesa”. Quel 19 maggio di un anno fa, l’uomo era rientrato a casa di notte ubriaco e per ore aveva gridato contro la propria famiglia, perdendo il controllo per l’ennesima volta. Deborah, spaventata, aveva prima minacciato poi colpito il genitore, che con un’arteria recisa era stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale locale, dove morì poche ore dopo il ricovero.