TikTok e la quarantena da Coronavirus ci regalano una storia che potrebbe sembrare incredibile: Melissa Ong (su TikTok @chunkysdead), comica 27enne che si fa chiamare “Mother Hen” (traducibile con “Madre Gallina”), ha fondato il “culto” più seguito al momento sulla piattaforma, gli “Step Chickens” (“pollastrelli”). Ne ha parlato persino il New York Times, secondo cui “Ong rappresenta un tipo relativamente nuovo di influencer, che ha sfruttato una fase di grande isolamento e pigrizia per catturare l’interesse di un certo target”.
La parola culto non è usata a caso e la stessa Melissa ha spiegato perché al NYT: “Ho fatto un video in cui dicevo ‘Hey ragazzi, dovremmo iniziare una nuova religione e così è andata, abbiamo inaugurato un nuovo culto”. Come si fonda una “religione” su TikTok? Melissa Ong è partita da una serie di brevi clip parodistiche pubblicate lo scorso anno con un costume da pollo.
“Non comandiamo con crudeltà ma brilliamo per gentilezza” dice Ong ai suoi follower. A scegliere il nome – Step Chickens – sono stati i fan stessi ispirandosi a una serie di clip che Melissa ha condiviso su YouTube l’anno scorso: scenette parodistiche di un film erotico a tema incestuoso fra polli in cui un fratellastro vorrebbe sedurre una sorellastra, interpretata da Melissa vestita da pollo, che hanno superato un milione di visualizzazioni.
MELISSA ONG E LA NASCITA DEGLI STEP CHICKEN
L’8 maggio è nato il culto degli Step Chickens, dopo alcuni passi precedenti. Mano a mano che Melissa Ong raccoglieva follower, chiedeva loro di cambiare l’immagine del profilo col suo selfie dallo sfondo blu, per segnalare l’adesione al culto. Poi Ong ha iniziato ad assegnare loro delle ‘missioni’. La prima è stata commentare in massa i video di un altro creator, Phil Swift, che nel giro di 48 ore si è convertito e ha modificato la sua immagine con la foto di Mother Hen.
Così, nel giro di una settimana di proselitismo digitale, l’influencer ha guadagnato oltre un milione di nuovi follower su TikTok (in totale ne ha circa due), chiedendo ai suoi fan di aiutarla a crescere anche su Instagram e YouTube.
Nel frattempo, Melissa Ong ha coltivato con attenzione la sua fandom (comunità di seguaci), allo scopo di guadagnarci: ha scritto e registrato una canzone disponibile su Spotify e Apple Music; ha aperto un negozio digitale con merchandising a tema come t-shirt a 28 dollari e cover per smartphone a 24 dollari e ora intende mobilitare la sua fanbase per distribuire i suoi contenuti: “Il prossimo passo è rendere YouTube il nostro progetto principale e Instagram collaterale”.
GLI STEP CHICKEN E LA QUARANTENA
“Credo proprio che Melissa abbia colto lo spirito dei teenager annoiati in quarantena e fornito loro uno scopo” ha spiegato al NYT l’ex collega e collaboratore Sam Muller. “La faccenda diventa sempre più grande perché ha azzeccato il momento”. Nel frattempo su TikTok sono nati altri culti col solo obiettivo di superare e spodestare gli Step Chickens. Ad esempio Adrian Ortiz, un utente con 1,5 milioni di follower, ne ha lanciato uno chiamato Weenies e sfidato Step Chickens a una battaglia su YouTube.
Attenzione perché alcuni “movimenti” hanno assunto tinte distruttive, come la Dum Dum Gang che lo scorso anno ha preso di mira profili pubblici di personaggi come Mark Zuckerberg e Barack Obama. Molte persone vogliono sentirsi parte di qualcosa; con la pandemia, TikTok rispetto ad altri social media permette di prendersi una pausa da tutto e di interagire con gli altri in quarantena.
Il distanziamento ha acuito il desiderio di raccigliere consensi per costruirsi una propria fama, generando una nuova generazione di influencer che attirano attenzione pasrlando della propria fragilità e individualità: ad esempio Ong parla del fatto che è single o di altri argomenti quotidiani. “Melissa, come nostra leader, non teme di mostrarsi così com’è e come follower anche noi non ci sentiamo in dovere di essere perfetti. Siamo noi stessi, siamo Step Chickens e ci sentiamo speciali”, ha spiegato un altro ragazzino.