Alex Zanardi è il presentatore di “Non mollare mai – Storie Tricolori“, il charity show trasmesso martedì 2 giugno 2020 in prima serata su Raiuno. Una lunga serata all’insegna dello sport e dello spettacolo con la partecipazione di grandi personaggi: da Fabio Cannavaro a Marcello Lippi, da Marco Tardelli a Franco Causio fino a Bruno Conti e Flavio Insinna. Tutti insieme in collegamento per ricordare alcuni momenti indimenticabili dello sport italiano come la vittoria ai Mondiali di Calcio dell’Italia nel 1982 e successivamente nel 2006. A condurre l’evento benefico è il pilota automobilistico, paraciclista e conduttore televisivo italiano: una serata pensata per celebrare l’impegno, la costanza e il sacrificio nello sport come nella vita di tutti giorni. Una serata pensata anche per raccogliere fondi da destinare alla Croce Rossa Italiana da mesi impegnata nella lotta contro il Coronavirus. Intanto in questi giorni il campione parlando della ripartenza del campionato di calcio di Serie A ai microfoni di Ansa ha dichiarato: “se sarà possibile riprendere il campionato di calcio sarà un bene, non solo per quello che lo sport riesce a fare dal punto di vista di ispirazione per le persone, ma anche dal punto di vista economico perché è una grande industria in grado di restituire tanto al nostro Paese. E’ evidentemente un’occasione di ripartenza per il Paese. È una decisione più tecnica e spetta a chi di competenza decidere se è possibile ripartire, oppure se non ci sono presupposti. Ci dobbiamo fidare della scienza”.
Alex Zanardi e le Olimpiadi di Tokyo 2020
Il 2020 doveva essere l’anno delle Olimpiadi di Tokyo, ma l’emergenza sanitaria Coronavirus ha stravolto tutti i piani. Anche quelli di Alex Zanardi che a Tokyo 2020 avrebbe dovuto partecipare in gara. “Mi sono allenato tanto in questo periodo, questo doveva essere il mio anno olimpico” – ha precisato il campione – “sono qui ancora non a sognarla l’Olimpiade, ma a progettarla. Sono ancora in forza”. La pandemia mondiale da Covid-19 ha naturalmente cambiato le carte in tavola, ma nonostante tutto il campione ha continuato ad allenarsi con l’obiettivo di parteciparvi non appena sarà possibile. “Negli ultimi due tre anni avevo perso potenza ed era fin troppo facile attribuire la perdita al passare degli anni. In verità ho messo l’allenamento al centro delle mie giornate dall’inizio dell’anno, poi con il coronavirus ho iniziato a allenarmi con ancora più attenzione e meticolosità, e recentemente ho fatto dei test che faccio d’abitudine e sono venuti fuori gli stessi numeri del 2012/2013 che sono stati anni d’oro” ha detto Zanardi che, parlando poi dell’emergenza Coronavirus, ha confidato: “l’immagine che mi ha colpito è quella di una ragazza, un’infermiera con il viso segnato dopo aver portato la mascherina per 16, 18, 20 ore chi lo sa. Negli ultimi anni siamo diventati insensibili a certe cose, prendiamo decisioni drastiche. In realtà bisogna ragionare e coltivare il culto del dubbio”.