«Sembra che dal 3 giugno, da mercoledì, non ci sia più il limite del confine regionale di spostamenti. Ma noi siamo in attesa di un provvedimento nazionale. Questa cosa va a consolidarsi solo dopo l’adozione del provvedimento a livello nazionale, da come la vedo io, ci vorrà un Dpcm che interrompa il blocco», spiega il Governatore Luca Zaia in conferenza stampa a margine del bollettino coronavirus che ancora una volte “sorride” alla Regione Veneto. Solo 2 morti nelle ultime 24 ore e soprattutto 2 contagi in più rispetto alla giornata di ieri: 670mila tamponi fatti, positivi totali salgono a 19.152 (+2), isolamento 1594 (-133), ricoverati 385 (+1), terapie intensive 29 (-1). Le vittime invece salgono fino a 1918 mentre i dimessi sono 3377 (+3) mentre da ultimo i “guariti” registrati sono +77 sui 15.734 totali dall’inizio della pandemia in Veneto.
In attesa del provvedimento nazionale (anche se il Governo confermerà il vecchio Dpcm che già parlava di riaperture Regioni dal 3 giugno), il Governatore veneto annuncia «Senza autocertificazione ci si potrà spostare da un posto all’altro. Non sono previsti tamponi o via libera sanitari. Il Veneto ha le porte aperte, gli altri stanno facendo proposte ma il problema non si risolve con una patente di immunità che non esiste dal punto di vista scientifico». (agg. di Niccolò Magnani)
I DATI DEL VENETO
Anche oggi, domenica 31 maggio, si terrà il consueto bollettino sul Veneto con i dati riguardanti l’epidemia di coronavirus, numeri che verranno analizzati dal governatore Luca Zaia attraverso una conferenza stampa trasmessa in diretta video. Gli ultimi numeri comunicati sono quelli di ieri sera alle ore 17:00, che raccontano di 415 pazienti ricoverati negli ospedali, di cui solo 28 attualmente in terapia intensiva. Salgono a 3.376 i dimessi, mentre i morti sono in totale 1.917 da inizio emergenza. La provincia più colpita dalla pandemia risulta essere quella di Verona, con 5.099 infetti dallo scorso 21 febbraio, di cui 506 al momento positivi. Seguono Treviso, Vicenza e Venezia. Un’altra giornata positiva quindi, commentata in precedenza da Zaia con le parole riguardanti la riapertura dei confini regionali. Così come predetto, alla fine il governo ha optato per una riapertura dell’Italia a partire da mercoledì 3 giugno. “Era nell’aria – le parole del governatore durante la conferenza stampa di ieri – che il 3 si aprisse l’apertura della circolazione tra le regioni”.
BOLLETTINO VENETO, ZAIA: “NESSUN PROBLEMA CON I LOMBARDI”
“Noi non abbiamo problemi – ha aggiunto, parlando sempre dei confini riaperti – e non mi piace che passi l’idea che ci siano untori in giro per l’Italia e quindi sono contento che la Lombardia ci sia”. Zaia ha poi chiesto a Trenitalia un numero maggiore di treni: “I treni iniziano ad essere affollati, chiediamo a Trenitalia che ripristini le corse soppresse”, con un occhio di riguardo in particolare a Venezia “Dove inevitabilmente e giustamente i cittadini arrivano con il treno”. Proseguono intanto le attività per quanto riguarda i centri estivi: “Mi attendo che a partire dalla prossima settimana ci sia una grande risposta da parte dei centri estivi. Molti sono già in over booking e stiamo pensando a mettere su un sito l’offerta”. Infine, sulla decisione della Grecia di non accettare i turisti italiani: “Non bene invece quello che è successo in Grecia, dove hanno chiuso le frontiere agli italiani, ma credo che sono loro ad avere da perdere, non noi. Hanno avuto un comportamento riprovevole e la cose che mi fa arrabbiare di più è che siano in Europa. Lezione dalla Grecia no e tengo a dire che in Veneto i greci sono benvenuti”.