Jeanne-Claude Denat de Guillebon, meglio nota semplicemente come Jeanne-Claude, è stata la moglie e partner creativa dell’artista Christo, morto all’età di 84 anni nella sua casa di New York. Jeanne-Claude e Christo si erano conosciuti a Parigi nel 1958, quando lui si guadagnava ancora da vivere realizzando ritratti che poi firmava con il nome della sua famiglia. Il loro era in qualche modo un destino già scritto, essendo nati entrambi lo stesso giorno dello stesso anno: il 13 giugno 1935. Jeanne-Claude nacque a Casablanca, in Marocco, dal matrimonio lampo tra la madre, Précilda Feichheimer, con il maggiore francese Léon Denat. Dopo aver vissuto a Berna ed a Tunisi, dove si laureò in latino e filosofia, partì per la Francia, dove il destino e l’amore l’attendeva, come nelle migliori favole. Galeotto fu un ritratto della madre che la giovane aveva chiesto proprio a Christo. La loro relazione sarebbe però iniziata solo più tardi, precisamente dopo la donna lasciò il marito Philippe Planchon, di ritorno dalla luna di miele, quando scoprì di essere rimasta incinta dell’artista. Quest’ultimo nel medesimo periodo frequentava Joyce, sorella di Jeanne-Claude.
JEANNE-CLAUDE, MOGLIE DI CHRISTO: UNITI NELLA VITA E NELL’ARTE
Jeanne-Claude fu inizialmente vista come la manager commerciale del marito ed artista Christo ma dal 1994 ebbe il medesimo ruolo in tutti gli aspetti creativi ed amministrativi del loro lavoro, ed in particolare delle loro controverse sculture all’aperto e le grandi esposizioni temporanee di plastiche e tessuti. Nel 1964 marito e moglie si trasferiscono a New York e più che una coppia divennero un vero e proprio marchio di fabbrica dell’arte contemporanea. Non è un caso se quando il 18 dicembre 2009 la donna morì, Christo, ancora sotto choc, assicurava: “Lei è sempre qui con me, vive con me, nei nostri lavori”. Jeanne-Claude sarebbe rimasta per sempre parte integrante e fondamentale dell’universo artistico e non solo di Christo. Nel loro lavoro lui era il vero artista mentre lei si occupava della pianificazione e dell’organizzazione totale del progetto. L’arte per loro consisteva nell’impacchettare paesaggio, strutture ed edifici apportando sempre la firma di entrambi a partire dalla prima opera, “Stacked Oil Barrels and Dockside Package”, del 1961 nel porto di Colonia. La morte di Jeanne-Claude lasciò un grande vuoto nell’artista Christo che tentò di compensarlo almeno in parte, realizzando nel 2016, sette anni dopo la perdita della moglie, un progetto che come molti altri avevano progettato insieme: Floating Piers, il famoso ponte dorato sul Lago d’Iseo.