Luca Palamara è stato un fiume in piena, ieri, nel corso della trasmissione di La7 condotta da Massimo Giletti, nella quale è tornato anche sull’argomento relativo alla frase controversa contro Matteo Salvini. Per il pm oggi sospeso dal Csm dopo l’inchiesta da parte della procura di Perugia, lui ed il Covid avrebbero qualcosa in comune. E’ lo stesso ospite di Giletti a spiegare il curioso paragone sostenendo: “Ho anticipato il Covid: chi ha attuato il distanziamento sociale con me si è salvato”. E sul fatto di essere considerato “il male assoluto”, ha aggiunto: “Potrebbe fare comodo a qualcuno farlo pensare. Certo non ho inventato io il sistema della correnti nella magistratura”. Nel corso della lunga intervista ha avuto occasione di aggiungere: “Sta emergendo un’immagine che non corrisponde alla realtà perché Luca Palamara fa parte di un organo composto di 27 persone”. Infine ha proseguito, spaziando tra vari temi: “Non mi sono mai sentito onnipotente, ma al servizio dei colleghi”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LUCA PALAMARA OSPITE DI MASSIMO GILETTI
Nel corso della sua intervista alla trasmissione Non è l’Arena, l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, parlando per la prima volta in tv, ha avuto modo di dire la sua e di difendersi su vari aspetti, spiegando anche le sue frasi su Matteo Salvini. Nelle intercettazioni Palamara aveva definito il leader della Lega “una merd*” da attaccare anche quando ha ragione. “Con l’espressione ‘va attaccato’ si vuole sintetizzare in maniera frettolosa e sbagliata un ragionamento”, ha spiegato, incalzato dal padrone di casa. “Una volta che viene fuori penso che debbo riconoscere che quella non è una espressione che si può ricondurre ad una frase di un magistrato perchè è decontestualizzata”, ha spiegato. Al cospetto del conduttore Massimo Giletti ha però potuto motivare le sue parole e ammettere lo sbaglio commesso: “Su Salvini ho usato un’espressione impropria, non volevo offenderlo. Ma quella frase non rispecchia fedelmente il pensiero, è decontestualizzata, volevamo tutelare un pm che indagava”, dice.
LUCA PALAMARA E LA FRASE CONTRO SALVINI
Luca Palamara ha spiegato in diretta tv su La7 di aver poi chiarito tutto nell’immediatezza dei fatti “inviando un messaggio dove ho rappresentato che c’erano altrettanti messaggi di segno opposto”, ha aggiunto. Massimo Giletti ha però incalzato ancora il suo ospite domandandogli se sia Salvini il vero problema o il modo di gestire l’immigrazione da parte sua che dà fastidio ai magistrati. “Quando si fa una comunicazione stringata si tende a semplificare i concetti, ma è indubbio che il tema dell’immigrazione all’interno della magistratura sia un tema sensibile”, ha ammesso Palamara. Non ha quindi negato un dibattito all’interno della magistratura su quel tema: “è la verità, ma non significa che quell’espressione abbia determinato l’indagine”. Rispetto alla frase contro Salvini ha ammesso che “non c’era la volontà di offendere il senatore anche perchè ho auspicato sempre il mio agire alla correttezza istituzionale”. Poi ha aggiunto: “Non sono io il male assoluto. Potrebbe far comodo a qualcuno pensarlo. Sono un uomo delle istituzioni e ho la toga nel cuore”. Ed infine ha proseguito: “Chi ha attuato il distanziamento da me si è salvato”.