La battaglia di Dunkerque si concluse con la vittoria dei tedeschi, la storia vera che è alla base del film Dunkirk diretto da Christopher Nolan. La Germania costrinse gli alleati alla ritirata strategia con l’Operazione Dynamo già discussa in precedenza. Dall’altra parte contro il colosso nazista c’erano Francia, Marocco, Regno Unito, India Britannica, Polonia e Belgio. Sicuramente la vittoria del Terzo Reich portò alla caduta della Francia che con Blanchard, Bertrand, Fagalde e Laurencie non riuscì a rispondere in maniera operativa e pronta. Va anche specificato però che a fronte degli 800mila tedeschi dall’altra parte ne avevamo poco più di 400mila. Nel film di Nolan però la realtà fu raccontata in maniera un po’ diversa, su tre piani differenti. (agg. di Matteo Fantozzi)
Cos’è l’operazione Dynamo?
Tra i momenti più importanti della Battaglia di Dunkerque, alla base del film Dunkirk, c’è sicuramente l’operazione Dynamo. Si trattò dell’evacuazione navale su larga scala delle Forze Alleate. Questa avvenne tra il 27 maggio e il 4 giugno del 1940, esattamente ottant’anni fa. Si partì al primo giorno con oltre settemila evacuati per arrivare al nono giorno con oltre 330mila. Fu un’operazione che portò frettolosamente in salvo diverse persone dopo attimi di terrore e una guerra davvero portata allo sfinimento. Dalla parte dei britannici c’era come comandante Bertram Ramsay alleato con Francia e Belgio. Dall’altra c’erano i nazisti con il comandante Gerd von Rundstedt. L’isolamento delle truppe per via terra costringeva ad usare il mare per andare in fuga verso l’Inghilterra, l’unico paese che permetteva a questi di potersi salvare. (agg. di Matteo Fantozzi)
Vittoria morale dell’UK
La battaglia di Dunkerque, la storia reale raccontata nel film Dunkirk diretto da Cristopher Nolan. La pellicola del 2017, vincitrice di 3 Premi Oscar, racconta è ambientata durante la seconda guerra mondiale e racconta la terribile battaglia di Dunkerque svoltasi tra il 26 maggio e il 4 giugno del 1940. Si tratta del primo e durissimo attacco da parte delle truppe tedesche della Wehrmacht contro l’Occidente durante la prima fase della seconda guerra mondiale. Dopo la strana guerra, le truppe Panzer-Divisionen cominciano la loro avanzata con la campagna di Francia superando le Ardenne e la Mosa. Una volta sconfitte le truppe francesi, i tedeschi raggiunsero il 20 maggio 1940 le coste della Manica sconfiggendo sia in Belgio che nella parte nord della Francia il gruppo armato dei francesi e degli inglesi. Completamente isolate nella zona nord per via dell’avanzata tedesca, le truppe anglo-francesi cercano di ribellarsi all’avanzata dei tedeschi invano; per questo motivo decidono di ripiegare sulla Manica dove, circa 400mila soldati si ritrovano per sfuggire alle truppe tedesche evacuando via mare tramite il porto di Dunkerque.
La battaglia di Dunkerque: l’operazione Dynamo
L’operazione fu chiamata “Dynamo” e vide le navi inglese percorrere centinaia di chilometri in mare tra le mine e gli attacchi aerei e dei sottomarini tedeschi. Nonostante tutto e nonostante le mille difficoltà, le navi arrivano al porto francese di Dunkerque, chiamato Dunkirk in lingua inglese, dove caricano migliaia di soldati in attesa, l’uno sull’altro, desiderosi solo di essere salvati. L’obiettivo del Governo era quello di salvare almeno 40 mila soldati durante i due giorni di evacuazione: ad attenderli su quelle spiagge c’erano 400 mila soldati, tutti alla disperata ricerca di un posto su quella nave che li avrebbe salvati. L’evacuazione di circa 400 mila soldati anglo-francesi è un vero e proprio insuccesso per la Germania che in questa fase finale dimostrò alcune incertezze dal punto di vista delle operazioni, mentre per la Gran Bretagna il salvataggio a Dunkerque dei 400 mila soldati rappresenta una vittoria morale. Nonostante la vittoria morale di Dunkerque, per gli alleati la seconda guerra mondiale ha visto morire migliaia di soldati durante gli scontri con le truppe tedesche che, durante la seconda fase di offensiva, trionfarono sulla Francia.