Secondo la storica Silvia Salvatici, le donne hanno sempre lavorato in casa, all’interno delle mura domestiche. Un modello che con il boom economico del ’50 e negli anni del benessere, ha spinto le donne a creare nuovi spazi e allargare lo sguardo. Un cambiamento che non deriva tuttavia dalla consapevolezza del mondo femminile, dice ancora la storica a Rai Scuola, ma da un’imposizione della società. Inizia comunque la scalata verso il potere: le donne assumono un ruolo di primo piano e iniziano a rivendicare i propri diritti. Di contro, le aziende decideranno di fare leva sulla cosiddetta ‘clausura del nubilato’, ovvero la regola secondo cui ogni donna che si sposa può essere passibile di licenziamento. L’articolo 37 della Costituzione urla la parità fra uomo e donne sul posto di lavoro. Le aziende invece rispondono con un divieto che impedisce al genere femminile di accedere agli incarichi di alto livello. “La partecipazione delle donne alle attività produttive è tutt’altro che irrilevante, e ha al suo centro la questione della conciliazione tra lavoro domestico, attività riproduttiva e lavoro extra domestico”, dice la Salvatici durante una presentazione del libro a Milano, come riferisce La Repubblica degli Stagisti. Nonostante l’articolo 37 della Costituzione, è possibile vedere come “L’identità di lavoratrici delle donne sia stata subordinata alla necessità di assolvere al dovere riproduttivo”.
SILVIA SALVATICI: “LE DONNE LAVORAVANO PER NECESSITA’”
I diritti delle donne non possono essere conquistati una volta e per sempre: lo afferma la storica Silvia Salvatici, che invita invece a tenere sempre alta la guardia. Tutto ciò è possibile solo con la messa contestazione di “Un’immagine molto diffusa, per cui il percorso delle donne è stato una progressiva emancipazione. Lo sguardo sull’oggi dimostra che questo assunto poggia su basi false”, ha detto nei mesi scorsi alla presentazione del libro “Il lavoro delle donne nell’Italia” contemporanea di Alessandra Pescarolo e pubblicato da Viella editrice. Oggi, mercoledì 3 giugno 2020, Silvia Salvatici sarà una delle ospiti che vedremo a #Maestri su Rai 3. Parlerà delle donne e dei diritti nella prima metà del XX secolo, seguendo la spaccatura avvenuta negli anni Cinquanta fra le donne aristocratiche e della borghesia che non lavoravano e le contadine che invece non potevano fare altro. E negli anni precedenti ci sono i dati che parlano: “Le donne che lavoravano erano molte”, ha detto a Rai Storia, “anche più delle statistiche, perchè lavoravano con poca visibilità o in modo sotterraneo […] lavoravano per necessità e non per i beni voluttuari come raccontava lo stereotipo”.