Salvatore Parolisi, colui che il 18 aprile 2001 uccise sua moglie, Melania Rea, con 35 coltellate, potrebbe presto uscire di galera con un permesso premio, avendo già scontato oltre il 50% degli anni di carcere. Ha scontato già oltre metà della pena, e ha sempre rigato dritto: lavora in cucina e frequenta la facoltà di giurisprudenza. Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe in arrivo per lui un permesso temporaneo per lo svolgimento di attività all’esterno: spetterà al magistrato di sorveglianza decidere se accordargli il permesso premio. A “La Vita in Diretta”, trasmissione di punta del pomeriggio di Rai Uno, condotta da Lorella Cuccarini e Alberto Matano, la criminologa Roberta Bruzzone, che ha fatto parte dei consulenti della famiglia di Melania, ha asserito: “Eravamo partiti dall’ergastolo, poi la pena è stata rimodulata sull’arco temporale di 20 anni. Parolisi ha un serio problema con la verità, ha sempre messo in campo bugie e depistaggi dopo la brutale uccisione”. Salvatore Parolisi potrebbe essere ancora pericoloso dopo tutti questi anni trascorsi dietro le sbarre? “Fatico a pensare che non possa più essere in grado di nuocere, almeno sotto il profilo relazionale – ha spiegato la Bruzzone –. È un bugiardo patologico. Lui aveva creato una sua doppia vita con un’amante e avrebbe dovuto conoscere i suoi genitori a Pasqua. Si era pertanto trovato in una strettoia emotiva”.