Ultime aggiornamenti in merito all’epidemia di coronavirus in Brasile, una delle nazioni in cui il covid ha provocato più morti e infetti. Stando a quanto si può evincere dalla mappa della Johns Hopkins University, i dati raccontano di 672.846 infetti da inizio pandemia, con l’aggiunta di 35.930 vittime. I morti sono cresciuti di 904 unità, mentre gli infetti di poco più di 27mila, confermando quella verdeoro come la seconda nazione al mondo per numero di casi e di vittime, dietro solamente agli Stati Uniti. I numeri non sono stati però confermati dal ministero della salute brasiliano, che ha spiegato che da 24 ore a questa parte non comunicherà più i dati cumulativi, in quanto nel computo dei decessi potrebbero essere incluse anche delle persone registrate erroneamente come casi di covid, solo per ottenere dei fondi dal governo federale. A riferirlo sono i media locali, e Carlos Wizard, ministro della Scienza, parla di dati “fantasiosi o manipolati”, senza però fornire prove.
CORONAVIRUS BRASILE, A RIO RIPRENDONO I CAMPIONATI DI CALCIO
Lo stesso Wizard ha aggiunto che i prossimi dati ufficiali verranno comunicati solamente fra un mese, scatenando ovviamente un’accesa polemica, a cominciare dall’opposizione, che teme che il governo Bolsonaro voglia offuscare i reali dati riguardanti il contagio. Secondo gli esperti i morti e i casi sarebbero in realtà ben di più rispetto a quelli comunicati, anche perchè numerose vittime sono state registrate senza un’effettiva diagnosi, di conseguenza, non è dato sapere se siano morte di covid o di altro. “I dati cumulativi – le parole del presidente Bolsonaro – non riflettono il momento in cui si trova il Paese. Stiamo adottando altre azioni per migliorare la comunicazione del numero dei casi e la conferma delle diagnosi”. Nonostante la fotografia di una crisi senza precedenti, in Brasile riprende il calcio. Wilson Witzel, governatore dello stato di Rio de Janeiro, ha autorizzato nelle ultime ore la ripresa delle attività calcistiche in regione, di conseguenza potrà riprendere il campionato carioca, ma anche attività sportive varie e commerciali. La ripresa scatterà la prossima settimana ma solo con partite a porte chiuse. Un divieto, quest’ultimo, che potrebbe perdurare solamente fino a luglio, quando il pubblico dovrebbe rivedersi sugli spalti, a patto che però negli stadi non entrino più di un terzo degli spettatori previsti.