Sardine in pressing sullo Ius soli, ma prima bisogna educare gli italiani. Lo afferma Mattia Santori, che dopo la manifestazione di Roma ha dichiarato all’AdnKronos: «Noi saremmo per lo ius soli puro, ma siamo convinti che prima serva un’opera di sensibilizzazione, di educazione». Durante la manifestazione si era levata anche la richiesta di approvare la legge per la cittadinanza ai figli dei migranti nati in Italia. Santori si dice favorevole allo Ius soli sul modello americano, ma ammette anche che «quando i diritti umani vengono calpestati per meri fini propagandistici, è difficile affrontare certi temi». Prima dello Ius soli, dunque, serve per Santori una “rivoluzione culturale”. Alle Sardine ha replicato Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. «Un no deciso e convinto al razzismo. Ma sostenere, come ha fatto qualcuno oggi a Piazza del Popolo, che lo ius soli sia una priorità per il nostro Paese è come vivere fuori dal mondo. Le emergenze sono altre: aiuti e risorse alle imprese, ai lavoratori, alle famiglie», ha scritto su Twitter. (agg. di Silvana Palazzo)
SARDINE, MAXI ASSEMBRAMENTO A ROMA
Dopo la “Piazza Grande” di Bologna ieri stracolma per commemorare George Floyd – il 46enne afroamericano ucciso dalla follia della Polizia di Minneapolis il 25 maggio durante l’arresto – oggi tocca a Roma con la “convocazione” delle Sardine e di altre associazioni per manifestare vicinanza alle proteste Usa al grido di “Black Lives Matter” (“le vite dei neri contano”). Maxi assembramento ieri e maxi assembramento anche oggi in Piazza del Popolo, stracolma con giovani e non che sostengono la manifestazione «I can’t breathe» (le ultime parole dette da Floyd mentre il poliziotto gli teneva un ginocchio sopra il collo per 8 interminabili minuti). «Nei giorni scorsi abbiamo sentito dire “ci servono” parlando di esseri umani. “Ci servono” per raccogliere nei campi i nostri pomodori. Non si può dire “ci servono” parlando di esseri umani #BlackLivesMatter», così scrivono su Twitter le 6000Sardine, ampliando la protesta di oggi in Piazza del Popolo non solo al tema Floyd ma in generale ad ogni forma di presunto razzismo anche in Italia.
LE SARDINE A ROMA PER GEORGE FLOYD
«Manifestazione iniziata con circa 3000 persone in piazza con il massimo della sicurezza e delle norme per il distanziamento sociale e precauzioni sanitarie. Non saremo esempio di scempio come si è manifestato ieri pomeriggio a Roma», scrivono in un ulteriore comunicato le Sardine (non c’è Mattia Santori in piazza, ci sarà invece Jasmine Cristallo con intervento per le “Women’s March”) marcando distinzione dagli scontri avvenuti ieri con gli ultras e Forza Nuova e, indirettamente, anche dalla manifestazione del 2 giugno del Centrodestra per le vie del centro di Roma. Mascherine ci sono e la volontà del rispettare le norme di sicurezza pure, ma foto e video fanno ben capire che la manifestazione di oggi della Sardine (assieme a Fridays for Future Rome, Giovani Europeisti Verdi, Extinction Rebellion Rome International, American Expats for Positive Change e Women’s March Rome) negli effetti è un vero e proprio assembramento, tra l’altro nei giorni in cui nuovi focolai esplodono proprio nella Capitale. Al netto delle considerazioni politiche e di opportunità, stupisce che in alcuni casi anche a livello mediatico le manifestazioni e gli assembramenti vengono giudicati come «altamente pericolosi», in altri invece sono un legittimo diritto ad attaccare Trump e i razzisti con il rischio di contagio che invece “magicamente” sparisce.