Ha fatto in breve tempo il giro del web il caso delle vigilesse adescate a Viareggio, scambiate per due prostitute. Un caso che è stato trattato anche stamane, su Rai Uno, durante la puntata odierna di ItaliaSì. In collegamento dalla nota località toscana vi era Vittorio Introcaso, che ha intervistato il sindaco viareggino, il comandante della polizia municipale, e le due vigilesse vittime dell’adescamento. Il caso risale agli scorsi giorni quando due persone fra i 21 e gli 81 anni sono state multate con una sanzione da ben 300 euro, per aver appunto provato a contrattare con due ragazze a bordo strada in viale dei Tigli, due vigilesse scambiate appunto per due prostitute. “Invito queste persone a svolgere queste attività da altre parti – dice il sindaco Giorgio Del Ghingaro parlando su Rai Uno – noi abbiamo chiuso questo viale alle auto nel fine settimana proprio per permettere a tutti di poterlo frequentare liberamente. Ci sono arrivate numerose segnalazioni a riguardo da parte dei cittadini”.
VIAREGGIO, IL COMANDANTE DEI VIGILI: “NESSUNA TRAPPOLA DA PARTE NOSTRA”
Le prostitute si sono lamentate perchè, al pari di molte altre categorie, non hanno potuto lavorare durante il lockdown: “Abbiamo fornito loro aiuto – ha proseguito il primo cittadino viareggino – in in nostra disposizione, e lo abbiamo fatto al pari degli altri cittadini, che sono uguali agli altri”. Quindi il sindaco manda un messaggio: “Basta che non lo fate più in strada, è una situazione che va risolta, non è possibile autorizzare quella professione”. Il comandante dei vigili urbani, la dottoressa Iva Pagni, ha aggiunto: “Non c’è stata nessuna trappola da parte nostra, nego tutto, la disposizione delle ragazze era solo di passeggiare ed eventualmente segnalare movimenti sospetti. Le persone si fermavano per loro e chiedevano il prezzo, e le vigilesse hanno semplicemente segnalato il tutto”. Infine il commento delle due vittime: “E’ stata un’esperienza forte, inaspettata, ci ha fatto capire a livello umano cosa provano quelle donne che ogni giorno si trovano in queste condizioni perchè costrette e non si possono tirare indietro”.