Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in un’intervista a Radio Capital, nel corso della trasmissione Circo Massimo, ha parlato del sistema sanitario della Regione Lombardia ed in merito ha riferito la necessità di “fare un esame di coscienza”. Nonostante il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, abbia “giustamente” richiamato all’unità nazionale ed alle non divisioni, Sala sottolinea come questo sentimento anti lombardo “oggi c’è”. Nel corso del suo intervento ripreso dai quotidiani nazionali a partire da La Repubblica, il primo cittadino milanese ha ribadito: “Io evito per rispetto istituzionale di bisticciare con il presidente Fontana, ma un esame di coscienza sulla sanità lombarda e un progetto di cambiamento servono perché alcune cose sono lì da vedere”. A suo dire, “il presidio medico territoriale si è perso in Lombardia”. Il sindaco Sala non risparmia anche se stesso ammettendo gli errori commessi: “Anche io ho fatto errori quindi non sono qui a fare il santarellino che da lezioni agli altri. Come si fa a non riconoscere che i grandi ospedali non bastano? Io pretendo solo questo, una riflessione e voglio un cambiamento”, ha però proseguito.
SINDACO SALA SU FASE 3 E GOVERNO CONTE
Secondo il sindaco Beppe Sala, in Lombardia e a Milano “per evitare sentimenti negativi bisogna dare il senso di un cambiamento”. Tuttavia la battaglia non si è ancora conclusa, anzi siamo appena all’inizio e Sala lo riconosce quanto ammette di avere paura per ciò che accadrà in autunno: “anche questi enormi fondi dell’Unione europea sono un’opportunità, ma bisogna saperli spendere”, dice. Il primo cittadino ha poi detto la sua anche sulla Fase 3 dell’emergenza Coronavirus e sul modo in cui il governo Conte la sta gestendo: “Penso che serva un governo con persone che hanno una storia alle spalle, un curriculum importante, un’esperienza e che sappiano affrontare una situazione così difficile. Conte ci ha rassicurati dicendo che la squadra di governo va bene così e se lui pensa che vada bene non ho più nulla da dire”, ha commentato. Sala in qualche modo si è voluto tirare fuori dalle polemiche ed aggiunge solo che “oggi a questo governo onestamente non vedo che alternative ci siano”. Sala ha sottolineato come in tanti oggi guardino con rispetto alla figura di Mario Draghi, “ma oggi non ci sarebbe un parlamento probabilmente disponibile a supportare un’opzione Draghi”. E sulla sinistra, ha concluso, “in questi anni ha proposto un serio candidato alternativo? Altrimenti andiamo sempre a rincorrere”.