Il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è stato ascoltato dal pubblico ministero nella giornata di venerdì 5 giugno 2020 come parte offesa nell’ambito dell’indagine avviata dalla Procura di Milano per minacce aggravate e diffamazione. Stando a quanto appreso dall’ANSA, il presidente regionale avrebbe riferito al responsabile dell’antiterrorismo milanese di sentirsi comunque “tranquillo” per quanto da lui fatto, deciso e approvato durante l’emergenza epidemiologica da Coronavirus nel suo territorio regionale, ma di nutrire serie e fondate preoccupazioni per quanto concerne le minacce e l’odio emerso nei confronti suoi e della sua famiglia in tutte queste settimane. Attilio Fontana, al quale da qualche tempo è stata assegnata una scorta, è stato oggetto di minacce e insulti reiterati, l’ultimo dei quali risale a poche notti fa (precisamente tra venerdì 5 e sabato 6 giugno), quando su un muro è stata tracciata la scritta “assassino”, a lui indirizzata. Come riporta l’ANSA, “l’avvocato del governatore, Jacopo Pensa, giovedì scorso ha deciso di depositare in Procura a Milano un dossier di una trentina di pagine, intitolato ‘clima di odio’, in cui vengono raccolte tutte le intimidazioni comparse on line e non solo in queste ultime settimane, tra le quali persino una lettera anonima nella quale si paventa un incidente stradale occasionale”.