Accuse infuocate tra il pm Giuseppe Cascini e il quotidiano La Verità per le chat con Luca Palamara che sono state intercettate. Il consigliere del Csm in tv ha accusato il giornale di averle manipolate. Lo ha fatto a “Mezz’ora in più”, il programma di Lucia Annunziata. Per questo La Verità ha deciso di pubblicare le chat integrali sul suo sito per rivendicare la veridicità di quanto affermato. Ma Cascini ha anche negato di aver chiesto favori all’ex presidente di Anm: «Quando io ho fatto la domanda come procuratore aggiunto e Luca Palamara era componente del Csm dalle chat risulta che non c’è stato nessun contatto fra me e lui, solo una comunicazione con la quale lui mi comunica l’esito del voto in commissione in mio favore, dato pubblico che poteva tranquillamente essere comunicato». Ma La Verità spiega che Palamara avrebbe costretto Sergio Colaiocco, suo compagno di corrente, a ritirarsi dalla corsa per agevolare la nomina di Cascini. Il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro cita anche un altro episodio: il biglietto per la tribuna autorità dello stadio Olimpico chiesto a Palamara per il figlio 20enne. «Abbiamo manipolato pure quella chat?», scrive provocatoriamente Giacomo Amadori.
CASCINI “CHAT CON PALAMARA MANIPOLATE”, LA VERITÀ ATTACCA
Nell’intervista rilasciata a Lucia Annunziata il pm Giuseppe Cascini non ha fatto esplicitamente il nome de La Verità, ma il riferimento era ovvio. «Un quotidiano ha dato un’immagine di me che non rappresenta la realtà», ha dichiarato. E poi l’accusa: «C’è stata una manipolazione del contenuto di alcuni messaggi. Io ho avuto una lunga collaborazione con Luca Palamara: si è creato un rapporto tra noi». Accusa che il quotidiano ha respinto, rilanciando quanto scritto nei giorni scorsi e ponendo anche degli interrogativi al pm. «Ci verrebbe da chiedere a Cascini perché dopo che ha inviato a Perugia le carte sulla presunta corruzione di Palamara e che ha saputo dai giornali che l’inchiesta era ben avviata abbia continuato a frequentare il pm sotto indagine, successivamente definito una specie di piduista». Il giornale fa riferimento ad una chat risalente al gennaio del 2019, per un pranzo romano. Visto che poi Cascini ha dichiarato che le 50mila pagine di chat depositate a Perugia non riguardano loro, il precedente Consiglio, La Verità ha deciso di pubblicare, «per rinfrescargli la memoria», le chat in cui è coinvolto e quelle degli attuali consiglieri. Il botta e risposta è dunque destinato a proseguire.