App Immuni ora disponibile anche su smartphone Huawei e Honor. Gli ingegneri di Google hanno risolto il problema tecnico che aveva reso indisponibile l’applicazione per il tracciamento dei contatti sui telefoni prodotti dal colosso cinese. Il problema, che è sorto sui modelli come P20 (e Pro), P30 (e Pro), i top di gamma, era legato alla funzionalità di “risparmio energetico”. Quando il telefono andava in stand-by, si bloccavano tutte le app che stavano funzionando in background, tra cui Immuni. E così si impediva il tracciamento attraverso il Bluetooth, e di conseguenza anche il sistema delle notifiche. Il problema comunque sembra ora risolto con l’intervento di Google, Huawei e Bending Spoons, la società che ha realizzato l’app Immuni. C’è però una piccola percentuale di dispositivi che sono sprovvisti dei servizi e dello Store di Google, a causa del divieto imposto dall’amministrazione Trump. Gli sviluppatori di Immuni hanno però annunciato che stanno lavorando per rendere disponibile una versione per AppGallery, lo store alternativo.
APP IMMUNI, PISANO “BEN ACCOLTA DA ITALIANI”
L’app Immuni comunque è già attiva su tutto il territorio nazionale, ma oggi è cominciata la sperimentazione in quattro Regioni, cioè Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia. Paola Pisano, ministra all’Innovazione, a Unomattina ha spiegato che l’applicazione «è stata accolta bene dai cittadini», i quali «ne hanno apprezzato la semplicità di utilizzo e anche l’utilità». E infatti ad oggi è stata scaricata da oltre 2 milioni di persone. Tra queste non c’è Matteo Salvini: il leader della Lega ha rivelato di non volerla scaricare. Ma per la ministra Pisano scaricare l’app Immuni «è utile in questo momento di ripresa delle attività, per muoversi in sicurezza e diminuire la probabilità di nascita di focolai improvvisi e soprattutto per tutelare noi stessi e le persone a noi care». E ha ricordato che maggiore è il numero di persone che la utilizza e maggiore è la probabilità di essere avvisati se si entra in contatto con un caso positivo.