Gianmarco Tamberi nell’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato anche della fidanzata Chiara Bontempi. I due sono fidanzati da dieci anni, ma convivono da dicembre. «Ed è andata alla grande. Le avevo sempre detto che avrei voluto aspettare il dopo-Olimpiade per un simile passo». Non sono mancate le paure. «Temevo che le mie tensioni potessero farci del male, condizionarci». Invece hanno deciso di “buttarsi”. «E ora non potremmo essere più felici. Se doveva essere una prova, siamo usciti fortificati». La coppia è già tornata al mare: «Qualche giorno fa, per una scappata vicino casa. È stato estremamente suggestivo». Per quanto riguarda invece la quarantena per l’emergenza coronavirus, Gianmarco Tamberi ha raccontato di essersi dedicato anche alla tecnologia. «Ero già uno smanettone. Ma mi son trovato su piattaforme che non conoscevo e mi sono adattato. Studio economia alla Luiss: a distanza, venti giorni fa, ho superato diritto pubblico e a fine mese ho economia industriale». (agg. di Silvana Palazzo)
GIANMARCO TAMBERI, IL CORONAVIRUS E LE OLIMPIADI
Gianmarco Tamberi torna in pedana. Il primatista italiano di salto in alto si prepara al rientro dopo la pandemia da Coronavirus: tre mesi e passa da quel 2,31 centrato a Siena il 29 febbraio, l’appuntamento è già fissato per il 18 giugno ad Ancona, nel suo stadio. Lo sguardo lungo ovviamente è alle Olimpiadi di Tokyo, che nel frattempo sono state spostate di un anno: “Oggi ci guardo con gli stessi stimoli di allora” ha detto Gimbo, nella lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. In questa chiacchierata l’atleta azzurro ha anche parlato di una sorta di rinascita: anche solo una cena fuori o stare con gli amici ha un gusto nuovo, il Coronavirus ha fatto capire come non siano cose scontate. “Spero si torni presto alla vera normalità” ha detto. Poi, Tamberi ha ammesso che come sportivo il lockdown è certamente stato diverso per lui, rispetto a chi rischia di perdere il lavoro: tuttavia, anche per lui è stata dura tanto da paragonare lo stop forzato all’infortunio che gli ha impedito di partecipare a Rio 2016.
GIANMARCO TAMBERI: “MI SENTO PIU’ NERO CHE BIANCO”
L’appuntamento di Ancona sarà un piccolo meeting regionale: niente a che vedere con le gare cui il saltatore in alto è abituato, l’atletica ufficialmente non riparte e Gimbo dice che le differenze tra il suo mondo è quello del calcio ci sono ed è giusto che sia così, ma “spero proprio non si sia data un’accelerazione eccessiva dettata da motivi economici”. Lui ad ogni modo non seguirà le partite di calcio: non lo ha mai fatto e questa volta l’interesse sarà per “gli aspetti corollari, dal numero dei tamponi alle regole da rispettare”. Più interessato alla NBA di cui è grande fan, da qui chiaramente il tema si sposta sulle proteste che stanno infiammando gli Stati Uniti a seguito della morte di George Floyd: per Tamberi si tratta di un problema di menti chiuse, di differenza “scandalosa” tra un bianco e un nero. “Le reazioni di questi giorni sono la conseguenza di quanto capitato all’afroamericano di Minneapolis”, e per lui che si sente più nero che bianco l’argomento è quasi personale.
Della pandemia da Coronavirus e di come l’ha vissuta, Tamberi ha detto della fidanzata Chiara – stanno insieme da 10 anni ma solo da dicembre vivono insieme – e delle tante dirette Instagram cui ha partecipato: una anche con Rocco Siffredi, perché il figlio Leonardo fa atletica e così papà ha scritto a Gimbo per qualche consiglio. “Ho scoperto un uomo intelligente e abbiamo trovato anche punti di contatto”. Quali? Il rifiuto per il doping, anche se qui si sta parlando di due obiettivi diversi… Tornando allo sport, Tamberi ha rivelato che la condizione è inevitabilmente calata ma nei prossimi giorni, salvo contrordini, la gara di Ancona sarà solo la prima di tre e in una di queste ci sarà anche una sfida virtuale con alcuni avversari tra cui il campione europeo Mateusz Przybylko. Lanciandosi verso Tokyo, dove sarà di fatto l’unico italiano dell’atletica con possibilità di medaglia: “Le responsabilità mi caricano, ma è anche vero che un sacco di giovani azzurri sono in crescita”. Ma ovviamente c’è lui, che è disposto a tutto pur di salire sul podio.