Silvio Berlusconi ha un piano ben preciso: riportare il Monza in Serie A. Il presidente della formazione brianzola ha rilasciato una lunga intervista a Il Cittadino – edizione locale ovviamente – e ha iniziato a tracciare il piano per la prossima stagione. “Allestiremo una squadra per puntare al vertice, ma la promozione dipende da tanti fattori alcuni dei quali imprevedibili”. Il Monza, come sappiamo dallo scorso lunedì, è ufficialmente tornato in Serie B: la Lega Pro ha deciso di chiudere la stagione regolare facendo disputare soltanto i playoff, e stabilendo la promozione diretta per le tre squadre che erano al comando del rispettivo girone. Se anche si fosse continuato a giocare, i brianzoli avrebbero centrato l’obiettivo in ogni caso visto l’enorme vantaggio sulla concorrenza. L’obiettivo adesso è quello di scalare le gerarchie del calcio italiano: con Berlusoni e Adriano Galliani al timone la cosa si potrebbe anche fare.
Per il Monza sarebbe la prima storica promozione in Serie A: i tifosi sognano e Berlusconi con loro. Il presidente ha già annunciato la conferma “scontata” di Christian Brocchi, che aveva preso il posto di Marco Zaffaroni come allenatore. Uomo forte del Cavaliere, che ha ricordato i suoi lunghi trascorsi nel Milan e come, nell’aprile 2016, fu lui in prima persona (lo ricordiamo bene) a ritenere che fosse pronto per sedere sulla panchina rossonera. Il presidente ha anche rivelato come la scelta di aprire agli stranieri sia stata di Galliani: lui avrebbe voluto una squadra interamente italiana, l’amministratore delegato e storico braccio destro gli ha ricordato “che nel Milan c’erano i tre olandesi, e allora mi ha convinto”. In parte, comunque: Berlusconi ha ammesso come in futuro gli piacerebbe vedere un Monza dalla forte personalità nazionale. Tuttavia, ci sono nomi enormi che potrebbe convincere a sposare la causa brianzola.
SILVIO BERLUSCONI SOGNA KAKA’, IBRAHIMOVIC E SUSO
Due li conosciamo anche: Kakà, lo ha detto Berlusconi, è stato il più vicino a vestire la maglia biancorossa ma alla fine la trattativa non è andata in porto per questioni personali. “La pratica non è del tutto archiviata” ha affermato il Cavaliere, che ha parlato anche di Zlatan Ibrahimovic – già cercato in inverno – come possibile sogno. Il terzo elemento di quello che potrebbe essere un trio spettacolare sarebbe Suso: il quale è ancora di proprietà del Milan, che lo ha girato in prestito a Siviglia lo scorso gennaio. Berlusconi ha parlato di 4-5 innesti (del resto nella rosa del Monza ci sono già dei nomi che sarebbero un lusso anche per la Serie B) ma soprattutto della necessità di perfezionare gli schemi di gioco; è chiaro però che con questi tre elementi la squadra brianzola scalerebbe inevitabilmente in pole position nella griglia di partenza della corsa alla promozione. Ora, è davvero possibile che i tre ex del Milan possano trasferirsi in Brianza?
Ragionando a bocce ferme, per Kakà e Ibrahimovic la suggestione può anche diventare realtà: lo svedese compirà 39 anni a ottobre, il brasiliano ne ha appena compiuti 38 e soprattutto è ritirato ufficialmente da due anni, dopo l’esperienza nella MLS. Sarebbe un ultimo giro di giostra per entrambi, un modo per divertirsi, magari ripagare un debito di riconoscenza alla coppia Berlusconi-Galliani e partecipare ad un’impresa che non sarà la vittoria della Champions League o del Mondiale, ma per la piazza sarebbe storica. Suso invece può essere un’altra storia: lo spagnolo va per i 27 anni e ha ancora tanti anni di carriera importante davanti a sé, a Siviglia si è parzialmente ritrovato ed è complesso immaginare che possa accettare di scendere di categoria, fosse anche solo per un anno. Qualcuno potrebbe ricordare che nella Juventus 2006-2007, in Serie B, hanno giocato Del Piero, Trezeguet, Buffon, Nedved e Camoranesi: verissimo, ma non serve ricordare perché il contesto era del tutto diverso.
Noi comunque aspettiamo: negli anni Silvio Berlusconi e Adriano Galliani ci hanno abituati a colpi anche giudicati impossibili per il loro Milan, sono stati gli artefici degli arrivi a San Siro di Rivaldo e Ronaldinho (a prescindere da come poi sia andata in campo) ma anche della scoperta di un David Beckham versione part-time, del doppio affare Ibrahimovic-Robinho (decisivi per lo scudetto) nell’ultimo giorno di calciomercato e poi, naturalmente, della costruzione del Milan che per quasi un decennio ha dominato in Italia e avuto ben pochi rivali in Europa, diventando una delle squadre più forti e iconiche nella storia del calcio. Dunque, aspettiamo: è ancora presto per vedere all’opera il Monza in Serie B, intanto i tifosi hanno festeggiato il ritorno in cadetteria dopo 19 anni e il resto dell’opera potrebbe venire di conseguenza, come una grande ondata biancorossa pronta a sommergere tutte le avversarie…