Valentina Diouf ha inviato a Verissimo un videomessaggio attraverso il quale ha però voluto fare una riflessione su quanto sta accadendo in queste settimane. “La mia è una riflessione per tutte le cose che stanno succedendo e quello che è accaduto a George Floyd ma che non è solo lui. Ha avuto questo destino ma è già accaduto a tanti e accadrà ad altri.” ha esordito la sportiva. Così ha lanciato un appello agli ascoltatori: “Noi non dobbiamo essere spettatori di quello che succede alle altre persone, perché invece ci riguarda. – e ancora – Anche se non siamo di quel colore che è stato preso di mira… cos’è d’altronde un colore? È una caratteristica ed è ciò che rende una persone diversa dall’altra.” Così ha concluso: “Siamo tutti diversi e dobbiamo esserne orgogliosi, perché è bellissimo. Io ne sono l’esempio perché mia madre è bianca e mio padre è nero, per di più vivo a New York, quindi mi sento molto vicina a loro. Perché dobbiamo essere discriminati per il colore?” (Aggiornamento di Anna Montesano)
VALENTINA DIOUF A VERISSIMO
Torna sotto ai riflettori Valentina Diouf: la pallavolista classe 1993 nata a Milano, che gioca nel ruolo di opposto al KGC Ginseng, nel primo campionato della Corea del Sud sarà oggi pomeriggio ospite della trasmissione condotta da Silva Toffanin, Verissimo – Le Storie, su Canale 5. Alla giovane schiacciatrice, da poco tornata in Italia per stare con la propria famiglia, terminata la stagione in Corea del Sud, sarà affidata la riflessione finale del programma, cui questa settimana sarà sul razzismo, sulla scia della morte di George Floyd a Minneapolis. Dunque un argomento importante e che certo sta molto a cuore alla pallavolista, prima mulatta della storia della nazionale azzurra di pallavolo, come la stessa Diouf ha di recente ricordato. Proprio la stessa schiacciatrice azzurra, solo all’inizio di maggio aveva dichiarato in un’intervista rilasciata al Corriere dello sport e ripresa poi a ivolleymagazine: “E’ vero io sono stata la prima mulatta della storia della nazionale azzurra di pallavolo. E di questo ne vado molto fiera, ho aperto la strada a quella che è la multiculturalità nel volley. Sono molto contenta di questo”. E davvero Valentina Diouf ha fatto da apripista a una nazionale di volley ora decisamente molto più multiculturale: pure la pallavolista, nata da mamma italiana e papà senegalese non ha nascosto che a tratti è stato difficile dover convivere col razzismo, come ha raccontato in una diretta social sulla pagina Instagram di Luca Talotta (direttore di Milano Sportiva): “ Non è stato semplice comunque durante l’adolescenza capire che la mia diversità era qualcosa in più”.
VALENTINA DIOUF: RINNOVATO IL CONTRATTO CON IL KGC GINSENG
Ma oltre al tema del razzismo, certo la presenza di Valentina Diouf a Verissimo oggi pomeriggio ci permetterà di conoscere meglio la pallavolista azzurra che ormai da diverse stagioni ha lasciato l’Italia per confermarsi ai massimi livelli del volley femminile in Brasile e in Corea. Nata nel 1993, la Diouf è stata fin dalla tenera età uno degli astri più splendenti del volley italiano: entrata nel 2009 nel Club Italia è già nello stesso anno che vince con la nazionale Italiana under 18 il bronzo europeo. Successivamente per la pallavolista milanese, sempre con la nazionale giovanile arrivano altri due ori, negli europei U19 del 2010 e ai mondiali U20 l’anno successivo. Ma oltre alle glorie con la maglia azzurra ( a cui ha sempre dichiarato di voler al più presto tornare), per Valentina arrivano presto anche le prime soddisfazioni in campionato. La schiacciatrice non ci mette molto a mettersi in mostra: già nel 2011 approda a Bergamo, club con cui arriverà la sua consacrazione nella Serie A1 del volley nazionale e pure il primo trofeo di club, con la Supercoppa vinta sempre nel 2011. Dopo l’esperienza bergamasca, la pallavolista milanese vestirà, sempre con grande successo, di fila le maglie di Busto Arsizio e Modena, fino alla decisione di sbarcare in Brasile. Nella stagione 2018-19 dunque veste con successo la maglia del Bauru, con cui vincerà il campionato paulista: l’anno dopo la Diouf arriverà in Corea del Sud, dove ancor oggi rimane giocatrice del KGC Ginseng, con cui ha rinnovato il contratto solo poche settimane fa.