Mario Adinolfi scatenato contro Sergio Sylvestre. Il vincitore di “Amici”, ragazzo statunitense trapiantato in Italia, si è “impappinato” mentre cantava l’inno ma soprattutto ha fatto discutere per aver mostrato il pugno chiuso con la scritta “no justice, no peace.” Adinolfi ha dedicato alla performance di Sylvestre un post al veleno: “Sei chiamato a cantare l’Inno di Mameli alla finale di Coppa in diretta tv, ti pagano e tanto per farlo, non ne conosci le parole e non fai lo sforzo di impararle, toppi una strofa intera, alla fine invece di sparire e piangere fai il pugno e urli ‘No Justice, No Peace?’ Ma ridacci li soldi. Che disastro che fa tutto l’oceano di fregnacce che ha invaso il cervello di questi.” Parole pesanti che cavalcano quelle dei social, dove molti utenti si sono lamentati per la performance di Sylvestre, soprattutto criticato per essersi interrotto dando l’impressione di aver dimenticato le parole dell’inno.
ADINOLFI VS SYLVESTRE, POLEMICHE SUL WEB
Il “No justice no peace” di Sergio Sylvestre è ovviamente dedicato a quanto sta accadendo negli Usa con il movimento #blacklivesmatter dedicato alla morte di George Floyd, brutalmente assassinato dalla polizia del Minnesota. Ma su Twitter e sugli altri social è soprattutto la dimenticanza durante l’inno a creare polemiche. Critiche che si sono aggiunte al “tifo virtuale” mostrato dalla Rai per far vedere le tribune non vuote durante i campi larghi della finale. I commenti sul web si sono moltiplicati, da “Come si può sbagliare l’inno? Che tristezza“, alla sopra citata dedica alla scenografia virtuale: “Non so se è Sylvestre che dimentica l’inno o questa tifoseria virtuale terribile coi volantini che si muovono…”. Insomma, la finale è andata in porto dopo la grande paura di non poterla disputare per l’emergenza coronavirus, ma il “contorno“, viste anche le difficili condizioni, è andato decisamente male…