L’Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di interrompere il trial sull’idrossiclorochina. In base alle «evidenze scientifiche combinate» attualmente in possesso, è emerso che l’idrossiclorochina «non riduce la mortalità né il periodo di ricovero dei pazienti con Covid-19». Per questo l’executive group del Solidarity Trial ha deciso di interrompere la sperimentazione su questo farmaco. Lo ha annunciato Ana Maria Henao Restrepo, funzionaria del dipartimento di immunizzazione, vaccini e medicinali biologici dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in conferenza stampa a Ginevra. Ma è stato precisato che questa decisione «non costituisce una politica ufficiale dell’Oms né una raccomandazione». Già in precedenza l’Oms aveva sospeso i test sull’idrossiclorochina, più precisamente dopo la pubblicazione di alcuni studi che lo consideravano un farmaco pericoloso. Agli inizi di giugno la retromarcia con l’annuncio della ripartenza del trial sull’idrossiclorochina. Tre dei quattro autori dello studio pubblicato su Lancet avevano deciso di ritirare la loro partecipazione.
IDROSSICLOROCHINA, OMS INTERROMPE TRIAL DOO FDA…
La decisione dell’Organizzazione mondiale della sanità di interrompere i test sul trattamento del coronavirus con il farmaco antimalarico, arriva due giorni dopo quella dell’americana Food and Drug Administration, che ha ritirato l’autorizzazione all’uso di emergenza dell’idrossiclorochina, in quanto non ha superato i recenti test clinici. Ne ha parlato il sito Politico, riportando una lettera di Denis Hinton della Fda. L’agenzia Usa, dopo aver esaminato alcuni studi, ha stabilito che i regimi posologia suggeriti «difficilmente produrranno un effetto antivirale». Ma visto che l’idrossiclorochina è approvata per altri usi, come quello del lupus e dell’artrite, i medici potrebbero continuarla ad usare off-labe per continuare gli studi clinici che ne analizzano l’efficacia contro il Covid. La Fda ha anche osservato che la versione della clorochina autorizzata per l’uso di emergenza non è stata approvata, quindi ogni uso di quel farmaco – donato da Bayer – è destinato a finire.