Oggi è la volta dei professionisti agli Stati generali dell’economia. Sul tavolo del governo è arrivato il documento redatto dal Comitato unitario delle Professioni e dalla Rete delle professioni tecniche, dietro cui ci sono tutti gli ordinisti. Si tratta di un dossier di 45 pagine a nome dei 2,3 milioni di professionisti rappresentati. Si parte proprio dal fatto che per loro l’attenzione è «pressoché marginale o comunque insufficiente». Il riferimento è in particolare ai professionisti ordinistici, che «sono stati spesso esclusi da provvedimenti di supporto garantiti ad altre categorie di lavoratori, anche autonomi». Per quanto riguarda le richieste, si aspettano che venga rispettato il principio di equiparazione alle Pmi, norme semplici, fiscalità meno opprimente e complessa, investimenti consistenti e programmati meglio, incentivi semplici e razionali al lavoro, misure subito fruibili per chi rischia di essere espulso dal mercato del lavoro. Prima dell’intervento di Comitato Unitario e Rete delle professioni, il presidente di Confprofessioni aveva lanciato l’allarme: «Le 454 mila domande di professionisti per accedere all’indennità di 600 euro introdotta dal decreto Cura Italia sono solo un palliativo, che rappresenta la punta dell’iceberg di una crisi spaventosa che trova ulteriori conferme nella sospensione delle attività professionali, con oltre il 50% di lavoratori autonomi bloccati dal lockdown», aveva dichiarato Gaetano Stella. Le misure adottate finora, dunque, «hanno semplicemente tamponato le prime emergenze». (agg. di Silvana Palazzo)
STATI GENERALI CONTE, LE RICHIESTE DI FEDERBALNEARI
Comincia alle 17 la sesta giornata di Stati generali dell’economia. Un programma “light” a causa del Consiglio europeo in programma oggi. Ma le richieste al governo non mancano, come dimostrano ad esempio le misure straordinarie chieste ieri da Federbalneari. In primis, chiedono che le imprese balneari possano accedere al credito anche per il 2021, adeguamento dell’Iva al 10 per cento per i servizi turistici e costieri, derogabili a agli strumenti di pianificazione del turismo regionale, strumenti a tutela del lavoro stagionale, politiche di sostegno alla competitività, incentivi e sostegno alla formazione, creazione di nuova occupazione. Agli Stati generali Federbalneari ha evidenziato la situazione di grave difficoltà in cui versa il comparto balneare quest’anno: le perdite stimate sono del 40-50 per cento per ogni impresa balneare. Marco Maurelli, presidente Federbalneari Italia, ritiene indispensabile adottare «misure straordinarie per evitare che, a ottobre a stagione finita, si assista alla chiusura definitiva di moltissime attività imprenditoriali balneari». E quindi sul tavolo del governo ha portato il piano operativo di rilancio del settore turistico balneare elaborato dal loro Centro studi. (agg. di Silvana Palazzo)
STATI GENERALI CONTE, LE RICHIESTE DI ANFIA
Nella giornata in cui il Premier Conte vedrà dedicata larga parte al Consiglio Ue sul Recovery Fund, inevitabilmente gli Stati generali occuperanno un peso minore nell’agenda quotidiana del Governo: per questo motivo gli incontri sono “ridotti” agli ordini professionali e al mondo giovani per fare il punto sul piano di ripresa da “aggiustare” anche per questi “settori”. Nel frattempo è emerso stamane il “succo” del lungo intervento di Paolo Anfia, Presidente Anfia, agli Stati generali di ieri: la filiera dell’automotive tra le più in crisi, non solo in Italia, ha rilanciato diverse proposte per provare a uscire dal guado: «Oltre allʼecobonus per gli anni 2020 e 2021, già reiterati dal governo, lʼAnfia chiede l’istituzione di un premio temporaneo per autovetture e veicoli commerciali in stock presso i concessionari e i produttori, accumulati sui piazzali durante il lockdown, con contestuale rottamazione di un veicolo di pari categoria da Euro 0 a Euro 4». Si tratta della “terza fascia” di incentivi, con le auto finora escluse: «emissioni da 61 a 95 g/km di CO2, mentre lʼecobonus premia oggi soltanto le auto elettriche (BEV) e ibride ricaricabili (PHEV), con emissioni da 0 a 20 g/km e da 21 a 60 g/km».
STATI GENERALI: IL PROGRAMMA DI OGGI
Si apre a Villa Doria Pamphilj nella periferia di Roma la sesta giornata dedicata agli Stati generali dell’economia convocati dal Premier Giuseppe Conte alla presenza di larga parte del Governo e delle parti sociali, produttive e comunitarie del Paese: dopo il focus ieri sui settori tra i più colpiti dalla crisi Covid-19, il turismo e l’agroalimentare, si passa oggi ad un programma più ristretto sull’orario per via del Consiglio Europeo che si terrà in giornata con la videoconferenza cui parteciperà il Presidente del Consiglio e il Ministro dell’Economia Gualtieri. Gli incontri per la sesta giornata di “Progettiamo il Rilancio” vedono così aprirsi alle ore 17 con Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professional;i Confprofessioni; Rete Professioni Tecniche Confederazione; AEPI – Associazione Europea Professionisti e Imprese; Confassociazioni Assoprofessioni; COLAP – Coordinamento Libere Associazioni Professionali.
Dalle ore 20 in poi invece il Governo Conte incontrerà il Consiglio Nazionale Giovani per fare il punto sl piano di ripartenza che tra ricerca, formazione e innovazione dovrà per forza di cose considerare il mondo dei giovani colpito anch’esso dall’emergenza coronavirus. Tra sabato e domenica si concluderà definitivamente la kermesse degli Stati generali con la lista di ospiti – le “menti illuminate italiane” – che ancora non è stata definita e dovrebbe arrivare nel corso della giornata.
STATI GENERALI, IL PUNTO DEL PREMIER CONTE
Dopo l’inattesa convocazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri al Quirinale per fare il punto sul Recovery Plan italiano – con la richiesta di «risposte rapide e concrete» avanzata dal Colle – il Premier Conte si è poi diretto agli Stati generali dove si è assistito al lungo colloquio con i settori del turismo e dell’agroalimentare che hanno sofferto maggiormente emergenza Covid-19. «Di fronte a un Paese che non ha mai manifestato storicamente grandi capacità di spesa dei fondi europei “dobbiamo sfruttare appieno questa opportunità. Se riusciamo a raggiungere l’obiettivo sarà solo perché riusciremo a stringere un patto in cui tutti marciamo, tutto il sistema Italia marcia verso questo obiettivo», ha spiegato il Presidente del Consiglio nella quinta giornata di “Progettiamo il Rilancio”. In vista dei nuovi tavoli di oggi, urge rammentare quanto lo stesso Conte andava ripetendo giusto 12 ore fa: «Questo Paese è strutturato in modo troppo articolato per poter pensare che se non si rema tutti nella stessa direzione si possa raggiungere un obiettivo così sfidante».
In merito al settore dell’agroalimentare, la Coldiretti ha rilanciato al Governo il tema urgente della forza-lavoro mancante: «L’esperienza dell’emergenza coronavirus ha dimostrato che con una adeguata formazione e semplificazione l’agricoltura nazionale può offrire agli italiani in difficoltà almeno 200 mila posti di lavoro che oggi sono affidati necessariamente a lavoratori stranieri stagionali che ogni anno attraversano le frontiere per poi tornare nel proprio Paese», sottolinea Ettore Prandini, n.1 Coldiretti. Sul settore turismo invece è Confcommercio ad aver avanzato 5 proposte-interventi diretti per rilanciare l’area colpita gravemente dal Covid: «meno regole per conflitti burocratici Stato-Regioni, lotta all’abusivismo, credito agevolato, più offerta digitale per il turismo estero e maggiore interconnessione tra i bacini di destinazione (esempio mare e cultura)», sostiene vicepresidente Lino Enrico Stoppani.