Rita Pavone nella sua vita è spesso andata controcorrente. Di scelte difficili ce ne sono state e lei, in un’intervista a domanipress.it, ha raccontato che “Sicuramente una tra tutti è stata il mio matrimonio con Teddy Reno, all’apice della mia carriera fu un evento che fece molto discutere.”. Quella storia d’amore face scandalo, e la Pavone ha infatti raccontato “Posso dirti che invece seguire l’amore è stata una delle scelte migliori della mia vita…la classica Sliding Doors, quel momento assolutamente imprevedibile che può cambiare l’esistenza di una persona in meglio.” La cantante ha tuttavia concluso che: “Bisogna saper riconoscere queste opportunità rare, farsi trovare pronti e saper scegliere. A volte è necessario guardare oltre l’immediato futuro e prefiggersi degli obiettivi anche a lungo termine”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Teddy Reno e la storia d’amore con Rita Pavone
Sono tanti gli incontri che hanno segnato la vita di Teddy Reno, marito di Rita Pavone e cantante triestino divenuto famoso a livello internazionale a partire dagli anni Cinquanta. Scriviamo “internazionalmente” ed è proprio così: nell’ambito del suo lavoro, infatti, Reno ha avuto modo di viaggiare un bel po’ e di conoscere un bel po’ di gente, soprattutto colleghi artisti, ma anche diplomatici e uomini di potere. Dal Presidente degli Stati Uniti d’America (Kennedy) al Papa (Francesco), Teddy li ha visti (quasi) tutti. E lo racconta così, con una certa nonchalance, in un’intervista di qualche anno fa a La voce di New York. Si comincia con il Potus: “Fine anni Cinquanta. Mi esibivo a New York, al Blue Angel: sulla 55th Strada, tra la Lexington e Third Avenue. Era uno dei locali più alla moda della città. (…) Ogni sera, terminato lo spettacolo mi incontravo con il corrispondente Rai, un giornalista origini siciliane: Ruggero Orlando. Trascorrevamo qualche ora insieme, bevendo un drink. Una sera mi presenta una persona, sui quarant’anni”. Teddy non sa ancora di chi si tratti, ma rimane subito colpito dalla sua eleganza e cordialità. Dopo una chiacchierata “da buoni amici”, l’uomo misterioso si congeda scusandosi: “Deve tornare a casa. Ci salutiamo con la promessa di rivederci. Chiedo ad Orlando chi fosse. Ruggero mi sorride: come, non lo hai riconosciuto? Hai appena incontrato John Fitzgerald Kennedy, democratico. È in corsa per la presidenza degli Stati Uniti contro il candidato repubblicano Richard Nixon”.
Teddy Reno: “Il Papa al telefono? Pensai a uno scherzo”
Nel novembre 1963, Teddy Reno si trova a Palermo per uno spettacolo da tutto esaurito. La notizia dell’assassinio gli arriva la sera prima della performance, e lui rimane sconvolto, al punto tale da decidere di annullare l’evento. Alla fine però riescono a fargli cambiare idea, lui si esibisce ed è un successo: “Cantai”, ricorda, “con la morte nel cuore: the show must go on“. Poi ancora ci fu quella volta in cui ebbe modo di dialogare amabilmente con un suo “fan” argentino, papa Francesco. Era la vigilia di Natale del 2013: “Squilla il telefono di casa. Era un nostro ammiratore. Voleva farci i complimenti. Parlava un italiano perfetto, ma con forte accento spagnolo. Mia moglie, Rita Pavone, si incuriosì. La voce rispose che lavorava in Vaticano, tutto il giorno, che lo chiamavano papa Francesco. Eravamo certi fosse uno scherzo. Ma la voce ricordò di avere assistito in Argentina ad uno spettacolo di Rita Pavone: il 26 febbraio 1964, al Luna Park di Buenos Aires. Rita si convinse e ne fu commossa. In seguito il Papa ci invitò in Vaticano, il 14 febbraio 2014: una emozione incredibile. Ho dedicato a Papa Francesco una composizione che gli cantai con la mia orchestra in Piazza San Pietro, a Roma, davanti a ventimila persone”.