Mondo del cinema in lutto per la morte di Joel Schumacher, regista poliedrico, capace di cimentarsi in diversi generi, stroncato da un cancro col quale faceva i conti da tempo. Per meglio comprendere il personaggio può risultare utile rileggere una vecchia intervista – pubblicata da Globalist – nella quale Schumacher diceva molto di sé e del suo modo di interpretare il proprio mestiere. Ecco come definì il mondo del cinema e il suo rapporto con le critiche: “Penso che dire bugie faccia perdere tempo a tutti. In un mondo di bugiardi e di mezze verità come quello di Hollywood preferisco essere onesto. Il cinema è bugia, e non importa quanto realista possa sembrare: resta un’illusione. E questo è il massimo di menzogna che posso sopportare nella mia vita. Per il resto non mi interessa quello che le persone pensano di me se significa che io debba cambiare qualcosa di troppo. Ho letto ogni tipo di recensione da: “E’ un genio” a “Andiamo ad ammazzarlo”. Ovviamente mi piace pensare che la gente mi ami, ma solo per quello che il mio cinema le offre. Ad ogni modo le critiche personali non mi interessano. Quando è morta Madre Teresa ero in macchina e guidavo verso casa. Ascoltavo la gente che la ricordava e qualcuno si permetteva di parlarne male. Ho fermato la macchina e mi sono detto: “Joel Schumacher qui parlano male di una donna che aiutava i lebbrosi e ha sacrificato tutta la sua vita per i bisognosi…”. Penso di fare parte di un gruppo di persone troppo pagate, troppo privilegiate e troppo pubblicizzate e amate. Penso che qualcuno farebbe meglio a tacere…”. (agg. di Dario D’Angelo)
MORTE JOEL SCHUMACHER: “HO AVUTO 20MILA PARTNER”
Joel Schumacher
, morto all’età di 80 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro, ha sempre avuto una personalità controcorrente, ribelle rispetto alle convenzioni ed i meccanismi di Hollywood. Il regista di Batman & Robin una volta affermò in un’intervista di aver avuto addirittura oltre 20.000 partner sessuali nella sua vita, un numero del quale non era certo ma di cui si dichiarò sicuramente convinto per approssimazione. Un qualcosa che può apparire inverosimile, ma Schumacher aveva sottolineato come lo show business offra un’infinità di possibilità per chiunque voglia provare le emozioni più estreme. Una vita sessuale così intensa dunque non era affatto irraggiungibile per chiunque avesse raggiunto il successo e fosse stato davvero intenzionato a provarla. (agg. di Fabio Belli)
ERA MALATO DA TEMPO
Joel Schumacher
non c’è più. Un altro lutto scuote il mondo del cinema: il regista di “Ragazzi perduti” e di “Un giorno di ordinaria follia” si è spento all’età di 80 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Come riportano i colleghi di Variety, il cineasta newyorkese è scomparso questa mattina e la famiglia ha confermato la notizia. Schumacher ebbe grande successo al botteghino con il suo “Batman forever”, interpretato da Val Kilmer, Tommy Lee Jones, Jim Carrey e Nicole Kidman, anche se il film non è stato accolto molto bene dalla critica. Stessa sorte per “Batmand and Robin” del 1997, con protagonisti George Clooney e Arnold Schwarzenegger.
JOEL SCHUMACHER É MORTO: AVEVA 80 ANNI
Regista molto divisivo, Joel Schumacher è considerato un regista cult degli anni Ottanta e degli anni Novanta. Del 1993 è “Un giorno di ordinaria follia”, thriller ben diretto con protagonista Michael Douglas. Molto produttivo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila, il regista statunitense ha diretto il suo ultimo lungometraggio nel 2011: “Trespass” con protagonisti Nicolas Cage e Nicole Kidman, pellicola molto apprezzata al Festival di Toronto di quell’anno.
Gay dichiarato, Joel Schumacher è stato spesso criticato per i suoi atteggiamenti, in grado – secondo Vito Russo – di contribuire all’immagine negativa data da Hollywood agli omosessuali. Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social network per la sua scomparsa, non è stata ancora resa nota la data dei funerali.
#JoelSchumacher has passed away.
He directed movies such as #TheLostBoys (1987), #Flatliners (1990), #FallingDown (1993), #BatmanForever (1995), #8mmMovie (1999), #PhoneBooth (2002), and more.#RIPJoelSchumacher. pic.twitter.com/Kb2ycjW65K— Only Film Media (@OnlyFilmMedia) June 22, 2020